La foresta / Joe R. Lansdale; trad. di Luca Briasco. Torino: Einaudi, 2013.
Con La foresta Joe Lansdale torna ad una formula narrativa ormai consolidata e già sperimentata in romanzi precedenti quali In fondo alla palude e La sottile linea scura. Il protagonista è sempre un ragazzo (in questo caso Jack) che racconta in prima persona una storia avvenuta molti anni prima (di solito tra gli anni '30 e '50) e che coincide con quel momento decisivo nella vita che ne ha segnato il passaggio all'età adulta.
A me personalmente questo è il Lansdale che piace.
Perché è vero che c'è quasi una forma di serialità in questi romanzi, ma la combinazione tra il fascino di un'America ormai dimenticata - tratteggiata con grande maestria - e la bellezza di alcuni personaggi - originali e profondamente veri al contempo - producono una lettura altamente piacevole, che può essere di volta in volta commovente, appassionante, splatter, divertente o coinvolgente. O addirittura tutte queste cose insieme.
In questo caso, il protagonista Jack è un adolescente che ha appena perso i genitori e insieme alla sorella più piccola, Lula, e al nonno sta andando a vivere dalla zia. Non arriverà mai a destinazione, perché lungo la strada una banda di spietati assassini ucciderà il nonno e rapirà Lula. Jack partirà dunque alla ricerca della sorella, coinvolgendo via via altre persone e dando vita a una combriccola alquanto bizzarra: un ragazzino appunto, un omone nero fortissimo, un nano che filosofeggia sulla vita e sull'amore, uno sceriffo dal viso sfregiato, un maiale domestico e ferocissimo insieme e una giovanissima ex prostituta.
La ricerca di Lula prenderà così gli accenti di un viaggio picaresco in un'America che sta profondamente cambiando, dove ai cavalli presto si sostituiranno le automobili e ai campi coltivati i pozzi di petrolio. E nel frattempo anche Jack cambierà, imparando a rimettere in discussione le sue convinzioni un po' manichee da ragazzino ingenuo, a giudicare le persone al di là del loro aspetto, ad affrontare le paure e ad amare.
Alla fine una lacrimuccia mi è scesa. Lansdale ha fatto centro.
Voto: 3,5/5
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