Corto Maltese. La regina di Babilonia / disegni di Bastien Vivès; testi di Martin Quenehen; dall'opera di Hugo Pratt. Grandvraux: Cong Edizioni, 2023.
Dopo il fortunato esordio del nuovo Corto Maltese - ispirato al mitico personaggio di Hugo Pratt - ad opera di Bastien Vivès per quanto riguarda i disegni e di Martin Quenehen in merito a storia e testi, i due ci propongono una nuova storia del marinaio/pirata, La regina di Babilonia, che in parte prosegue la narrazione dell'albo precedente e ne richiama alcuni personaggi.
Anche in questo caso si conferma il tono di avventura pura che attraversa queste pagine: azioni criminali, fughe rocambolesche, storie d'amore, incontri con vecchie conoscenze, e l'onnipresente mare che è l'elemento naturale di Corto, la prospettiva implicita o esplicita di ogni sua avventura.
Devo dire che a questa seconda uscita mi convinco del fatto che, sul piano narrativo, questo Corto Maltese (non sono in grado di esprimermi sul vecchio Corto Maltese perché non ho mai letto nulla) è quanto di più lontano ci possa essere dalle mie corde.
La scelta di perseguire l'avventura per l'avventura nella trama, senza momenti più intimi o emotivamente più profondi o pause "riflessive", risulta per me un po' frustrante, qualcosa forse di gusto - diciamo così - "maschile", che su di me non riesce a fare breccia.
Allora - mi direte - perché continui a comprare e leggere questi albi?
Perché adoro Vivès e sono affascinata dai suoi disegni. Corto Maltese - già fighissimo nella versione di Pratt - è ancora più figo nella versione di Vivès, nella sua modernità che flirta con il retrò.
Diciamo che non so se comprerò il prossimo albo, se non per mero collezionismo, anche se magari a un certo punto la coppia Vivès-Quenehen potrebbe anche stupirci.
Voto: 3/5
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