La casa delle magnolie / Flavia Biondi. Milano: Bao Publishing, 2023.
Flavia Biondi è un'autrice che seguo sempre con una certa attenzione, e - pur non avendo letto tutti i suoi lavori - mi sento di poter dire che i suoi racconti a fumetti hanno il dono della profondità e della delicatezza nello stesso tempo, caratteristica secondo me rara in qualunque mezzo di espressione creativa.
Avevo già osservato questa caratteristica in due precedenti graphic novel, L'importante è finire e La generazione, che avevo sentito entrambi molto miei per diversi motivi; ora torno a sperimentare la medesima sensazione con la lettura de La casa delle magnolie.
Al centro di questo lavoro c'è appunto una grande casa di campagna circondata dalle magnolie, nella zona di Montalcino in Toscana. Questa casa è il teatro di una storia familiare e soprattutto della storia personale di Amelia, una giovane donna che, dopo aver girato il mondo come assistente di volo, ritorna alle sue origini, dopo la morte della nonna e la vendita della casa di lei. Sarà per Amelia l'occasione di fare i conti con il suo passato, di rivitalizzare la memoria della nonna con cui è cresciuta e capirla più profondamente e di riconciliarsi con la sorella, da cui si è allontanata da tempo.
In questo percorso di consapevolezza e di riappacificazione con sé stessa e con le proprie radici, Amelia incontra per caso Ada, una giovane arrivata a Montalcino per una supplenza a scuola, che a sua volta porta su di sé - sotto forma di un pesante disturbo ossessivo-compulsivo - i segni di un passato sofferto.
Tanto Amelia è un uragano travolgente e imprevedibile, quanto Ada è schiva e riservata, ma le due ragazze si incontreranno nel comune bisogno di ritrovare la fiducia in sé stesse e negli altri.
Come dicevo in apertura, La casa delle magnolie è una storia delicata, piena di affetto per i suoi personaggi, nessuno dei quali è oggetto di giudizio, ma solo di comprensione, quella di cui tutti abbiamo bisogno, soprattutto in alcuni momenti della nostra vita.
I disegni - come sempre nei graphic novel di Flavia Biondi - sono belli, dettagliati e realistici, ma che a volte sanno attingere anche ad alcuni stili tipici dei manga; la sceneggiatura è costruita con sapienza e profondità, e per questo l'insieme è capace di parlare a tutti, pur partendo da una storia apparentemente piccola. Alcuni passaggi colpiscono profondamente - penso ad esempio a quando si parla del rancore come di una scala a pioli - e in generale si apprezza l'umanità fragile dei personaggi, in cui non si può non identificarsi almeno in parte.
Alla fine Flavia Biondi mi commuove sempre un po', e non so se perché molti suoi temi sono anche i miei (in particolare il rapporto con le origini e le dinamiche familiari) o semplicemente perché è brava a far arrivare i sentimenti che scorrono attraverso le sue storie.
Voto: 4/5
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