Look back / Tatsuki Fujimoto; trad. di Luigi Boccasile. Bosco (PG): Star Comics, 2022.
Il manga di Tatsuki Fujimoto (che scopro che gli appassionati definiscono un oneshot perché è una storia unitaria e non seriale) racconta la storia di due ragazze, Fujino e Kyomoto, entrambe appassionate di disegno.
Innanzitutto, la scelta di questi due nomi che combinati formato il nome dell'autore (Fuji + moto = Fujimoto) tradisce o meglio suggerisce la matrice autobiografica di questo albo, che parla dell'ossessione per il disegno che anche l'autore ha sperimentato fin dall'infanzia e adolescenza.
Fujino e Kyomoto frequentano la stessa scuola: la prima ha un carattere socievole e determinato, ed è una otaku (ossia è ossessionata dai fumetti), la seconda invece è una hikikomori, una giovane che vive in isolamento nella sua casa per una timidezza patologica e una difficoltà ad affrontare il mondo esterno, ma anche lei è appassionata di disegno.
Entrambe le ragazze pubblicano dei fumetti sul giornalino della scuola, e quando Fujino scopre che Kyomoto è molto brava, scatta in lei una sorta di competizione che la spinge a migliorarsi e a diventare sempre più brava. Costretta ad andare a casa di Kyomoto per motivi scolastici, tra le due ragazze nascerà un'amicizia e una collaborazione professionale che le porterà a vincere dei premi e a pubblicare una serie a fumetti.
A un certo punto le loro strade si dividono, perché Kyomoto decide di frequentare l'Accademia di Belle Arti mentre Fujino prosegue la sua carriera da sola. Un evento drammatico cambierà il corso degli eventi, o meglio segnerà uno spartiacque temporale di fronte al quale l'autore di questo albo ci mostra o forse attribuisce all'animo scosso di Fujino una serie di finali alternativi, come in una sorta di sliding doors.
Ho dovuto rileggere due volte l'albo perché dopo una prima metà molto lineare ho fatto fatica a comprendere o quantomeno a spiegare razionalmente la parte finale, che sceglie di essere emotiva più che realistica.
Ho anche cercato in rete le recensioni dell'albo per farmi illuminare da qualcuno più intelligente di me o più abituato allo stile dei manga, ma ho trovato quasi solo recensioni di persone che facevano sfoggio di conoscenza del mondo dei manga ma senza aggiungere una virgola sull'effettivo senso del libro, ovvero recensioni entusiastiche senza motivazioni specifiche.
Questa cosa mi ha fatto un effetto strano e mi ha fatto pensare al moltiplicarsi delle recensioni tutte uguali, che sembrano scritte più per non restare fuori da un "giro" che perché si ha da dire qualcosa di interessante. Spero di non fare la stessa fine.
Comunque l'albo di Fujimoto è una lettura che incuriosisce ma che personalmente non mi ha lasciato molto.
Voto: 3/5
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