È la quarta volta che ascolto dal vivo Any Other, il progetto musicale di Adele Nigro (aka Adele Altro), che è ormai al terzo album (se non si considera l'EP Four covers).
Avevo preso il nuovo album stillness, stop: you have a right to remember appena uscito, ma l'ascolto si è fatto intensivo negli ultimi giorni prima del concerto. Devo dire che durante questi ripetuti ascolti mi sono detta più volte che il progetto Any Other cresce ad ogni nuova uscita, o quanto meno (visto che non sono una vera esperta di musica) a me va piacendo sempre di più.
Personalmente ho un rapporto strano con Any Other: ho tutti i suoi dischi, l'ho ascoltata dal vivo quasi tutte le volte che è venuta a Roma, la sua è una musica di cui riconosco il valore ma che - una volta passato il concerto - non riesco ad ascoltare tantissimo, pur riconoscendone le qualità e il respiro internazionale.
Mi pare che con l'ultimo album le caratteristiche che hanno fatto apprezzare il progetto Any Other a livello nazionale e internazionale si siano finalmente coniugate per me con la vera piacevolezza dell'ascolto.
Poi certo i concerti sono in parte un'altra cosa, che è poi la grandezza dei musicisti veri. Tra l'altro Any Other si circonda sempre di musicisti giovani e bravi, che - a parte la certezza della presenza del sodale Marco Giudici - cambiano da disco a disco e da concerto a concerto, ma regalano sempre esecuzioni di grandissimo livello.
In questo caso, per esempio abbiamo Giulio Stermieri alle tastiere, Arianna Pasini al synth e alle chitarre, Nicholas Remondino alla batteria e Marco Giudici al basso (lui l'ho sentito suonare praticamente qualunque strumento con la medesima semplicità e capacità).
L'opening del concerto - prima che Any Other salga sul palco è affidato a Tutto piange (aka Virginia Tepatti), di cui sta per uscire il primo disco - prodotto per l'appunto da Adele Altro - per l'etichetta 42 Records, la stessa di Any Other.
La giovane cantante e musicista, accompagnata da un chitarrista, ci fa ascoltare alcune sue canzoni, e ci comunica tutta l'emozione di esibirsi di fronte al numeroso pubblico dell'Angelo Mai, nel quale si nasconde anche suo padre. Sonorità e testi sono molto interessanti, e il pubblico - all'interno del quale ci sono sicuramente anche suoi amici - apprezza molto questo avvio di serata.
Salgono poi sul palco Adele e gli altri musicisti, che aprono il concerto cantando a cappella tutti insieme l'inizio di Second Thought prima di posizionarsi ciascuno al suo strumento e trasformare il canto nudo in musica arrangiata. Seguono alcune canzoni dell'ultimo album tra cui Zoe's seeds, Awful Thread, If I don't care, nonché Capricorn No dall'album Two, geography. A questo punto tutta la band abbandona il palco, e Adele chiama Virginia Tepatti per eseguire insieme la cover di Waiting di Angel Olsen (molto bella) e poi da sola Mother goose, sempre da Two, geography. Quando tutta la band risale sul palco ci attendono Geography, Something, Travelling Hard, Extra episode e Sonnet #4. Arrivati a tre canzoni dalla fine, Adele ci ricorda che loro non fanno il bis, e che per chi ci è affezionato faccia finta che siano usciti dal palco e rientrati su richiesta - a gran voce - del pubblico.
Ogni esecuzione della band è un'esperienza musicale a sé: gli arrangiamenti e le interpretazioni sono molto diverse da quelle incise nel disco, spesso anche la durata mi pare differente. Si privilegiano i cambi di ritmo, l'alternanza di melodia e forme di cacofonie, suoni sussurrati e crescendo musicali che producono quasi un muro del suono. Io sono troppo ignorante musicalmente per dire di più, e non a caso a volte faccio anche fatica a star dietro alle scelte di Any Other, ma - dall'altro lato - ne riconosco le eccellenti qualità e capisco perché questa ragazza sta facendo molta strada, e non solo in Italia.
Adele conferma l'impressione che già avevo avuto in precedenti concerti, cioè alterna un atteggiamento di quasi durezza e cipiglio, soprattutto nell'esecuzione delle canzoni, che poi però si scioglie in tenerezza e dolcezza appena ce n'è l'occasione.
Bel concerto, nonché per me prima occasione per andare all'Angelo Mai, una delle location romane che ancora mi mancava.
Voto: 3,5/5
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia qui un tuo commento... Se non hai un account Google o non sei iscritto al blog, lascialo come Anonimo (e se vuoi metti il tuo nome)!