Figlio unico / Wang Ning; Ni; Xu; Qin. Bologna: Oblomov, 2021.
L'albo pubblicato da Oblomov è la raccolta di tre racconti a fumetti, frutto della ricerca condotta da Wang Ning in giro per la Cina allo scopo di indagare le conseguenze della politica del figlio unico, portata avanti dal 1979 al 2016.
In particolare, Wang Ning si concentra sulla situazione di famiglie che, costrette ad avere un solo figlio, lo hanno poi perso e si sono ritrovate e piangere un dolore infinito e insensato.
Le tre storie qui presentate sono ovviamente solo la punta dell'iceberg e, come ci racconta nell'introduzione Wang Ning, sono solo alcune tra quelle che lui ha raccolto, ossia quelle i cui protagonisti hanno accettato non solo di raccontare le loro vicende, ma anche di pubblicarle in un libro.
La prima, Una vita in solitudine, racconta di due genitori il cui bambino scompare senza lasciare tracce e che si rifiutano di accettarne la morte (che consentirebbe loro di fare un altro figlio). I due non smetteranno mai di cercarlo, fino al punto di opporsi all'abbattimento della loro casa in un quartiere dove è in corso una importante ricostruzione per evitare che il loro figlio non li trovi più lì, qualora dovesse tornare da loro.
La seconda storia, L'amore continua, parla di due genitori che - dopo la morte del figlio in un incidente - hanno avuto una seconda figlia, in cui vedono (o si illudono di vedere) un legame di continuità con il precedente, come forma di sopravvivenza al dolore.
Nel terzo racconto, L'ultimo desiderio, la protagonista è la madre di una bambina nata con una forma tumorale rara che non le consentirà di sopravvivere a lungo.
Si tratta di storie vere e strazianti, la cui forza emotiva è affidata ai disegni di tre giovani fumettisti cinesi, Ni Shaoru, Xu Ziran e Qin Chang, a cui Wang Ning, fondatore della Total Vision, un'agenzia di promozione nel mondo di artisti cinesi del fumetto e dell'animazione, ha offerto con questo albo un'importante occasione per mostrare il loro talento.
Libro interessante per approfondire un mondo che - nonostante tutto - conosciamo ancora solo superficialmente, e con il quale - al di là delle differenze storiche e culturali - riusciamo a entrare in contatto emotivo grazie ai sentimenti universali dei singoli.
Voto: 3,5/5
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