Niente di vero / Veronica Raimo. Torino: Einaudi, 2022.
Molte persone mi avevano parlato del libro di Veronica Raimo, vincitore del Premio Strega Giovani nel 2022. In particolare, diversi amici - a cui avevo raccontato un episodio che un po’ fortuitamente mi aveva messo in contatto con Christian Raimo e che mi aveva lasciato un po’ di amaro in bocca - mi avevano consigliato di leggere questa autobiografia familiare della sorella, perché in essa non solo la stessa Veronica prende corpo e definizione, ma anche gli altri componenti della famiglia, il fratello Christian, la madre e il padre (morto diversi anni fa).
Da più parti avevo avuto riscontri sul fatto che si trattasse di un libro esilarante, e anche l’endorsement di Zerocalcare, presente nella copertina, andava in questa direzione.
Non posso dire che il libro non mi sia piaciuto. La famiglia Raimo e più in generale il mondo che ruota intorno a Veronica vengono tratteggiati con perizia, e soprattutto in modo divertito e divertente, ma al contempo intelligente. Ma forse il limite di questo libro sta proprio qui.
I brevi capitoli che lo compongono (e che sono i pezzi di una narrazione non necessariamente sequenziale ma che procede per ricordi o sensazioni o episodi) sembrano una sequenza di lunghi post di Facebook (dico Facebook perché mi pare - ma non sono un'esperta - che sia rimasto ormai uno dei pochi social network che si incentra ancora sulla parola). Non so se voi avete qualche amico così nella vostra bacheca: io ne ho almeno un paio. Persone che scrivono benissimo, che sanno trasformare eventi e vicende della loro vita e della loro famiglia in piccoli racconti esilaranti che, anche quando sono parecchio lunghi, ti spingono a leggerli fino all’ultima riga. Quel tipo di post sotto i quali non puoi non mettere un “mi piace”, un cuore, un lol, a seconda dei casi. Quel tipo di post che però nel tempo tende a creare assuefazione rispetto a una certa modalità narrativa, e che a un certo punto quasi disturba per il fatto di voler essere troppo smart, di ricercare l’effetto sorpresa o l’elemento esilarante.
Ebbene, il libro della Raimo mi ha fatto esattamente questo effetto. Man mano che andavo avanti nella lettura dei capitoli perdevo interesse e le situazioni raccontate non mi facevano più ridere né mi colpivano particolarmente. Però capisco che il libro possa essere piaciuto e piacere molto ai giovani: è una lettura relativamente semplice, che crea empatia, e il rispecchiamento può essere a tratti molto forte, oltre al fatto che è un tipo di scrittura cui i giovani sono parecchio abituati.
Per me alla fine questo suo essere facile e non richiedere alcun tipo di sforzo nella lettura (che mi ha permesso di leggerlo in un periodo in cui arrivavo a sera stanchissima) non è un pregio, ma un limite, interpretazione che è certamente frutto di quella cultura novecentesca in cui sono immersa e che mi rende un po’ allergica al nuovo (sarà certamente anche la vecchiaia!).
Voto: 3/5
Non mi ha mai attirato e proprio per le stesse motivazioni che tu dai, le varie recensioni lette mi facevano pensare a un libro forzatamente comico, alla lunga, conoscendomi, mi avrebbe stufato. Felice di riscontrare nel tuo scritto quello che il mio intuito o sensazione mi aveva sussurrato.
RispondiEliminaAnche se non richiesto, ti elenco i tre libri che mi hanno maggiormente coinvolta nel 2022, amo le condivisioni:
- Atti umani di Han Kang assolutamente sul podio. Sono legata a livello affettivo al film coreano "A taxi driver", storia vera, dittatura, studenti, massacro. Il film con cui aprii il mio primo Torino film festival nel 2017, film che mi ha fatto fare ricerche. Solo quest'anno per caso mi è capitato di leggere la recensione del libro "Atti umani", che racconta di questa tragedia e lo fa in maniera davvero singolare. Uno dei libri della vita posso dire, un libro che mi ha toccato profondamente. Potente. Sconvolgente.
Altri due libri che in qualche modo sono finiti sul podio per scrittura e tema/ racconto sono:
-Un amore qualunque e necessario di MaryBeth Keane
- Strega comanda colore di Chiara Tagliaferri.
Libro che accipicchia nonostante l'argomento davvero interessante mi ha purtroppo deluso è "Questo post è stato rimosso" di Anna Bervoets.
Curiosità, ho iniziato il 2022 con il libro " Croci rosse" di Sasa Filipenko e ho terminato l'anno con un libro dello stesso autore "Ex figlio ". Scrittore nato in Bielorussia che ha da raccontare tanto, due libri, due storie da condividere.
Potresti gentilmente dirmi le tue preferenze in fatto di libri letti lo scorso anno? Grazie 😉
Grazie Lory! Che belle queste condivisioni! Cercherò informazioni sui libri che mi citi (e che non conosco) e vediamo se mi ispirano e finiscono nella mia lista dei desideri :-) Dunque per quanto riguarda i miei libri del 2022 ho amato moltissimo Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie (storia di donna nigeriana che emigra e poi torna e vive il senso di straniamento nella appartenenza/non appartenenza a due culture), e mi hanno colpito parecchio Nella casa dei tuoi sogni di Carmen Maria Machado (storia di un abuso raccontata in modo molto originale) e Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia di Enrico Macioci (storia di bambini all'epoca della tragedia di Vermicino). Le recensioni complete le trovi sempre in questo blog. In generale dal tag Il meglio della letteratura puoi trovare i libri che mi sono piaciuti di più tra quelli letti negli ultimi anni.
Elimina👍ciao!
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