Keeping two / Jordan Crane. Bologna: Oblomov, 2022.
Keeping two è uno dei graphic novel più acclamati tra quelli pubblicati nell'ultimo anno. Il suo autore Jordan Crane dice di averci lavorato per circa vent'anni.
Con queste premesse affrontare la lettura di Keeping two non può che creare un'inevitabile ansia da prestazione.
In realtà la storia raccontata da Crane è molto semplice e anche la sua sintesi: io scherzosamente la definirei una perfetta rappresentazione in formato fumetto di una condizione di ansia :-D
La storia è quella di una coppia che torna a casa dopo un viaggio in macchina nel traffico culminato in un litigio. Una volta a casa mentre lui lava i piatti lei va a fare la spesa. Il tempo dell'attesa si caratterizzerà per un'ansia crescente fino al ricongiungimento finale. Questa storia, tutto sommato scarna di eventi, si interseca con la storia parallela dei protagonisti del libro che i due stavano leggendo in macchina ad alta voce. A questi due livelli narrativi si sommano diversi altri livelli narrativi - a volte anche solo episodi o singole situazioni - che si riferiscono al passato, oppure sono proiezioni della mente di uno dei protagonisti sul futuro, fino ad arrivare all'ultima parte del fumetto che traduce in immagini i deliri di una mente in stato confusionale. Il tutto realizzato in tavole colorate sostanzialmente in scala di verde acido.
Nelle prime pagine la lettura risulta piuttosto destabilizzante, e più volte ci si trova a chiedersi chi sono i personaggi che vediamo agire e se quello che leggiamo è vero o immaginato. Poi a poco a poco il meccanismo narrativo si scopre e anche gli espedienti grafici adottati da Crane, in particolare la scelta di distinguere quello che avviene sul piano narrativo reale con vignette bordate con linea continua a differenza di tutto il resto (storia narrata nel libro, proiezioni, flashback ecc) che hanno il bordo sfrangiato. Chiaramente poi in che relazione sta ciò che vediamo nelle vignette col bordo sfrangiato con la storia principale sta al lettore comprenderlo, ma superate le prime difficoltà iniziali non dovrebbe essere impossibile riconoscere i bivi della storia e ricostruirne lo svolgimento.
Ciò detto, mi pare che il merito maggiore di questo graphic novel stia proprio nell'ardita costruzione narrativa e grafica, e nella capacità di tradurre in immagini disegnate condizioni mentali e percezioni. Perché poi a livello strettamente narrativo non mi pare - o almeno a me non è sembrato - che sia dirompente o indimenticabile.
Ma se volete farvene un'idea personale fate così: prendetelo in biblioteca, che tanto ci vogliono poche ore a leggerlo, e forse avete anche il tempo di rileggerlo nel tempo di un prestito, così se non vi piace non avrete speso soldi di cui pentirvi e se vi piace tantissimo lo potrete comprare.
Voto: 3/5
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