Queste mie ultime festività pugliesi sono state parecchio diverse da quelle del passato: da un lato i contagi, dall’altro la necessità di dare una mano in famiglia rendono la socialità e le attività esterne molto complicate, o comunque le riducono al minimo.
Grazie però alla caparbietà della mia amica M., riesco ad andare un pomeriggio alla Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, un museo di arte contemporanea che è stato realizzando negli spazi dell’ex mattatoio del paese ristrutturati e ampliati.
È un luogo che da tempo ero curiosa di conoscere e non poteva esserci occasione migliore della mostra di Luigi Ghirri, Tra albe e tramonti. Immagini per la Puglia.
Si tratta di una selezione di foto provenienti dall’archivio Ghirri relative a un viaggio che il fotografo fece in Puglia nel 1982, una selezione delle quali venne esposta a suo tempo alla Fiera del Levante.
Devo dire che vedere lo sguardo fotografico di Ghirri applicato a una terra e a dei posti che conosco molto bene mi ha colpito parecchio.
Lo sguardo del grande fotografo ha la caratteristica di essere apparentemente ordinario e in alcuni casi quasi banale, ma si rivela a poco a poco - a chi sa osservare le sue foto con attenzione e curiosità – come uno sguardo poetico, di una poesia quotidiana, quella che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni e spesso non vediamo.
Le fotografie dei luoghi e delle persone come le fa lui sembrano a prima vista quelle dei viaggi della nostra infanzia/adolescenza. E questa impressione è rafforzata dalla visione dei provini a contatto esposti, che offrono uno sguardo più ampio sul corpus fotografico e sul suo modo di scattare. Poi invece, a una seconda riflessione, si comprende che nelle foto di Ghirri c’è non solo tanta tecnica, ma anche tanta pazienza, attenzione, istinto, emozione, che tutto insieme fanno la grandezza del fotografo emiliano.
Diamo poi un'occhiata anche all’altra mostra temporanea in corso, e soprattutto alla collezione permanente esposta al piano inferiore, dove ci sono cose divertenti e interessanti, come la stanza allestita come una festa di compleanno degli anni Ottanta (dal titolo "Festa di compleanno, Elogio al passato"), totalmente realizzata in ceramica da Giorgio Di Palma.
E soprattutto ci godiamo lo sguardo sul mare al tramonto e la luce di questa terra speciale che certamente ha conquistato anche Ghirri.
Voto: 3,5/5
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