L'amore non basta! Come sono sopravvissuta a un manipolatore / Sophie Lambda. Roma-Bari: Laterza, 2021.
Il graphic novel di Sophie Lambda è un fumetto di quelli che io definisco necessari, di quelli che bisognerebbe far leggere a tutt* a scuola, perché nessuno è al riparo da una relazione manipolatoria e tossica.
Sophie è una giovane illustratrice che sta cercando la sua strada nella vita. Un giorno conosce Marcus, un attore brillante, con cui si crea immediatamente un feeling. Al successivo incontro tra i due scocca la scintilla e inizia una storia d'amore che inizialmente sembra basata su un'intesa perfetta.
A poco a poco però Marcus comincia a mostrare altri lati del suo carattere: dice bugie, accusa Sophie di cose inesistenti, dà in escandescenza e diventa sempre più aggressivo. Tutto questo però non avviene attraverso un processo lineare, bensì si alterna a momenti di riappacificazione e di tenerezza, di pentimento e di sintonia.
L'andamento di questo rapporto comincia però a poco a poco a scalfire la serenità di Sophie e a farla sprofondare in un malessere che si fa sempre più pervasivo e nocivo. Sophie non riesce più a comprendere come interpretare i comportamenti di Marcus, e si sente sempre più inadeguata e in difetto. In una situazione di progressivo isolamento, perderà il contatto con il resto del mondo e di conseguenza con la realtà, finendo in balia di un narcisista patologico dal quale non sembrano esserci vie di scampo.
Grazie all'affetto degli amici e soprattutto all'incontro con la ex ragazza di Marcus, Sophie comincerà a comprendere in quale incubo è finita: inizierà a voler capire, si farà aiutare da una psicologa, riprenderà a poco a poco il contatto con la realtà, comprendendo che solo una rottura definitiva e senza appello con Marcus è la strada per ritrovare serenità e sanità mentale.
Nell'ultima parte dell'albo, Sophie offre anche un po' di suggerimenti e indicazioni per chi dovesse trovarsi nella sua stessa situazione, mettendo a disposizione di chi legge il bagaglio di conoscenze e di esperienza che ha accumulato e che ha messo in ordine durante il periodo della sua "convalescenza". Perché il rapporto con Marcus, così come quello con qualunque narcisista manipolatore, è una vera e propria malattia dalla quale si può rimanere schiacciati.
Chiunque abbia incontrato nella sua vita una persona con queste caratteristiche non potrà che riconoscersi in Sophie ed empatizzare con la sua sofferenza, nonché condividere il senso di liberazione per esserne uscita. Non sono sicura che si possa comprendere fino in fondo se non ci si trova in una situazione del genere, ma certamente questo libro potrebbe "salvare" molte persone che da questo buco nero non riescono a tirarsi fuori o che sono ancora in una fase di colpevolizzazione di sé stesse e di giustificazione dei comportamenti dell'altro all'interno di una relazione di questo tipo.
Come dice Sophie Lambda, un narcisista manipolatore (che può essere anche una donna) non ha speranza di cambiare, questa è la prima certezza cui bisogna giungere e che non dovrà mai più essere messa in dubbio. Partendo da questo assunto, l'unica cosa che è possibile fare è fuggire il più lontano possibile e rompere qualunque tipo di rapporto con loro.
La lettura di questo albo mi ha riportato alla mente un altro graphic novel, Io sono Una, anch'esso un albo potente e necessario per scoperchiare tematiche a volte scomode, e che spesso riguardano in modo particolare le donne. Rispetto a Una, Sophie Lambda, pur raccontando una storia drammatica, seppure a lieto fine, riesce a mantenere un tono leggero, ironico e autoironico, senza sminuire nulla e senza tacere nulla, ma proprio grazie a questa scelta di linguaggio riesce ad arrivare in maniera ancora più diretta e immediata alla mente e al cuore dei lettori.
Voto: 4/5
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