Takk. Perdersi in Islanda / Epi. Padova: BeccoGiallo, 2019.
Nel sognare un viaggio in Islanda (che causa Covid si allontana sempre di più), comincio a leggere tutto quello che trovo sul paese che vorrei visitare e così mi imbatto in questo graphic novel di Epi, una giovane italiana prima capitata per caso e poi innamoratasi follemente del paese di ghiaccio e fuoco.
Epi aveva chiesto di andare in Irlanda, ma qualcuno ha capito male e così si è ritrovata in Islanda tra i lazzi e gli scherni degli amici. Quello che era iniziato come un viaggio sbagliato si trasforma però nell’incontro con una cultura e un mondo pieno di sorprese, al punto tale che la ragazza decide di dedicare un intero fumetto a raccontare l’Islanda e gli islandesi.
Il graphic novel si articola in capitoli, brevi o piuttosto lunghi a seconda dei casi, ciascuno dedicato a un argomento centrale per comprendere questo popolo e questo paese, ma anche ricco di consigli pratici su cosa fare e come comportarsi da turisti in Islanda. Si va così dal racconto relativo alla capitale Reykjavik alle grandi bellezze naturali, come ghiacciai, fiordi, vulcani, cascate, dalla presentazione della cucina islandese (pesce, carni e dolci) alla descrizione del suo clima, dai temi politici come la crisi finanziaria e i rapporti con la Russia alla mitologia norrena. Non mancano aneddoti seri e divertenti, non solo sugli islandesi ma anche sui turisti, e suggerimenti di vario tipo su cosa e come visitare questo paese.
La lettura è gradevole, anche se a volte il testo scritto è molto fitto e un po’ faticoso da leggere; però la simpatia di Epi, e soprattutto la sua ironia e autoironia sono delle guide di viaggio speciali e insostituibili che ci permettono di andare al di là della versione stereotipata dell’Islanda e dell’immagine venduta dal marketing turistico per comprendere e amare un paese ben più complesso e contraddittorio di quanto di solito non appaia o non ci si voglia far credere, ma anche per questo molto più interessante e sfaccettato.
A questo punto la mia curiosità in merito all’Islanda si può dire aumentata esponenzialmente e, se già prima questo paese era in cima alla mia lista ideale dei posti da visitare al più presto, a questo punto comincio a intravedere all’orizzonte la possibilità che questo sogno si trasformi in realtà (Covid permettendo).
Consigliato a tutti coloro che stanno per partire per l’Islanda, ma anche a quelli che semplicemente vogliono capirci di più di questo paese superando quella visione edulcorata che spesso i nostri media ci propinano.
Voto: 3,5/5
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