La profezia dell’armadillo / Zerocalcare. Milano: Bao Publishing, 2012.
Arrivo ben ultima e con un ritardo imperdonabile a leggere e a recensire il primo albo di Zerocalcare da cui nel frattempo è stato tratto un film e di cui è stata realizzata anche una Artist edition.
Devo confessare che quando uscì questo albo ed ebbe subito un enorme successo io - come a volte faccio - lo snobbai un po' e decisi che questo Zerocalcare non mi era tanto simpatico e che aveva un approccio troppo generazionale per i miei gusti. E tutto questo nonostante i giudizi lusinghieri di amiche di cui mi fido.
Solo molto più tardi mi sono decisa a leggerlo per davvero e a non esprimere giudizi senza fondamento e... Zerocalcare ha inevitabilmente conquistato anche me. Così sono ormai tra quelle che leggono tutto ciò che pubblica appena esce e tra i lavori del passato l'unico che mi mancava era proprio La profezia dell'armadillo.
In una serata di depressione da pandemia ho dunque deciso che mi ci voleva proprio lo humour di Zero e ho divorato il fumetto.
La profezia dell'armadillo è composto di una serie di strisce in parte indipendenti le une dalle altre che però sono tenute insieme da una storia di fondo piuttosto malinconica, che si traduce in numerosi flashback intervallati da frammenti di vita quotidiana di Zerocalcare e dei suoi amici, tra cui Secco e altri che ormai ci sono diventati familiari grazie a tutto quello che abbiamo letto dopo.
In questo primo albo di Zero, che poi è stato anche il primo della trilogia della memoria ed è stato seguito da Un polpo alla gola (a proposito l'ho prestato a qualcuno in ascolto? Perché non lo trovo più...) e Dimentica il mio nome, già ci sono tutte le caratteristiche di Zero che impareremo a conoscere bene nel corso del tempo.
L'ironia e soprattutto l'autoironia, la fragilità, l'indolenza, l'umiltà, la malinconia, la genialità nel rendere universale il quotidiano, la leggerezza e la profondità, la romanità e l'umanità. Tutto questo è Zerocalcare fin dal suo esordio e la cosa incredibile è che Zerocalcare è questo anche oggi dopo che un successo pazzesco lo ha travolto. Ma lui sembra non essere cambiato di una virgola. Giusto un po' invecchiato.
Voto: 3,5/5
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