E si va pure a vedere questa mostra in programma al Vittoriano fino al 24 febbraio 2019. Prenotiamo la visita guidata con l'associazione Roma Illustrata che ci consente innanzitutto di saltare una fila bella lunga nonché di apprezzare un'esposizione non certo di facile visione e lettura.
Come spesso accade per le mostre del Vittoriano (e non solo), il titolo va guardato con attenzione perché Pollock c'è ma solo come esponente di spicco della scuola di New York, quel gruppo di artisti che verranno anche identificati come "Gli irascibili", appellativo che trova una spiegazione alla fine del percorso espositivo.
La nostra guida si sofferma a lungo sulla prima parte del percorso, quella dedicata appunto a Jackson Pollock, per farci comprendere le specificità di questo artista che sono anche l'esito di un percorso biografico e personale molto particolare. Ci racconta inoltre l'evoluzione della tecnica di Pollock e le caratteristiche dell'action painting, di cui potremo poi ammirare in mostra le opere di alcuni dei maggiori esponenti oltre a Pollock, tra cui Willem De Kooning, Mark Rothko, William Baziotes, Robert Motherwell, Adolph Gottlieb e molti altri.
La denominazione di "espressionismo astratto" che viene normalmente utilizzato per identificare questa corrente artistica sviluppatasi negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra e animata in buona parte da americani di seconda generazione rende piuttosto bene l'idea delle caratteristiche delle opere che vedremo. Opere che sono molto diverse l'una dall'altra, ma che nello stesso tempo condividono la scelta di un allontanamento dal realismo, una tecnica pittorica nuova e la volontà di esprimere attraverso di essa il proprio inconscio.
Devo dire che se ci fossi andata senza guida - anche se magari con l'ausilio dell'audioguida - ne sarei uscita delusa o quantomeno avrei fatto fatica a comprendere il filo conduttore e il senso della mostra; con l'aiuto di una guida competente la logica sottostante alla selezione diventa più chiara, così come la possibilità di acquisire uno sguardo d'insieme, che consenta anche al profano (come sono io) di portarsi a casa una sensazione significativa e qualche conoscenza che non duri un battito di ciglia.
Voto: 3/5
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