Un adulterio / Edoardo Albinati. Milano: Rizzoli, 2017.
Considerato che Albinati è quello di La scuola cattolica, il tomone che l'anno scorso ha vinto il Premio Strega, al confronto è difficile considerare Un adulterio poco più che un racconto.
Si tratta di un libretto che si legge in poche ore: racconta un weekend che Clem e Erri, entrambi sposati, entrambi con figli, trascorrono in vacanza da amanti sull'isola del Giglio.
Il tema decisamente non è nuovo.
Clem e Erri si sono conosciuti per caso e la chimica tra loro li ha spinti l'uno nelle braccia dell'altra. La loro è una relazione di natura primariamente fisica e sessuale, e all'esplorazione di questo territorio è per la maggior parte dedicato questo weekend insieme, nonché all'esperienza di una vita parallela, libera dalle pesantezze della quotidianità e dalla routine del conosciuto.
Ma una relazione siffatta può sopravvivere in questi termini oltre la durata di un weekend di vacanza insieme? E davvero una tale relazione nasce sempre dalla crisi del rapporto in corso, dalla fine dell'amore precedente? La nuova relazione può essere veramente sostitutiva della relazione stabile che si ha?
Un adulterio è una cosa diversa da un matrimonio, e le due cose sono in qualche modo complementari (e quasi indispensabili l'una all'altra) finché ciascuna rimane quello che è.
Il racconto di Albinati - pur riproponendo un topos letterario ampiamente sviscerato da numerosi autori - ci offre in qualche modo una prospettiva parzialmente originale ed entra nella psiche dei protagonisti in una maniera nuova e non certo pacificante sul piano emotivo.
Non una lettura di quelle che lasciano il segno, ma di quelle che valgono sempre la pena.
Voto: 3/5
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