Scegliere un film da andare a vedere la settimana di ferragosto è impresa decisamente non facile. D'altra parte io e mio nipote F. vogliamo tenere fede alla nostra buona abitudine per cui quando ci vediamo andiamo al cinema insieme. E così dopo una difficile selezione e una ancora più difficile contrattazione optiamo per Atomica bionda, il film di spionaggio al femminile ispirato al graphic novel The coldest city.
Il film di David Leitch è un classico film di spie, ambientato nella fase finale della guerra fredda, ossia nelle settimane immediatamente prima la caduta del muro di Berlino, e proprio nella città tedesca protagonista di questa importante fase storica.
Ma quello che interessa a Leitch non è tanto la storia, bensì la costruzione di un intreccio narrativo coinvolgente all'interno di una estetica molto da subcultura underground anni Ottanta.
La protagonista assoluta di questo intreccio è l'agente Lorraine Broughton (una Charlize Theron in gran forma) che viene mandata da Londra in missione a Berlino per recuperare una pericolosa lista di agenti segreti che forse è finita nelle mani sbagliate e smascherare un agente doppiogiochista.
Il film è – sebbene all'interno di un'atmosfera molto meno patinata e più splatter – una versione dei film di James Bond al femminile, con tanto di inseguimenti in macchina, incidenti spettacolari, fughe rocambolesche, corpi a corpi, sparatorie; non manca neppure l'inserto sentimental-erotico rappresentato in questo caso dalla bella spia francese che seduce Lorraine (intepretata da Sofia Boutella).
Un valore aggiunto del film è poi certamente rappresentato dall'ironia che serpeggia tra le pieghe della storia e che aiuta protagonisti e spettatori a non prendersi troppo sul serio e a vivere il film come un divertissement ben confezionato ma senza pretese intellettualistiche.
Cosicché per una serata di mezza estate il film Atomica bionda si rivela la scelta perfetta: non stupido, ma neppure troppo impegnativo ;-))
Voto: 3/5
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