Family Business / Bastien Vivès. Milano: Bao Publishing, 2016.
Ed eccoci alla nuova raccolta di storie brevi disegnate da Bastien Vivès sul suo blog. Questa volta il tema è la famiglia.
Come è tipico di queste raccolte, il tono e l'approccio sono sempre fortemente ironici e dissacranti, e Vivès non si smentisce neppure in questa circostanza, portando allo scoperto gli imbarazzanti retroscena dell'immagine idealizzata della famiglia "Mulino Bianco" che spesso i mezzi di comunicazione di massa vogliono trasmetterci.
Siamo dalle parti della serie del Diario del cattivo papà di Guy Delisle, anche se nel caso di Vivès il sarcasmo è molto più feroce e il giovane fumettista francese calca la mano sulla scabrosità del privato che sta dentro una famiglia.
Come spesso mi accade con queste raccolte di Vivès, alcune storie mi risultano divertentissime, altre mi colpiscono per la ferocia dell'ironia che contengono, altre ancora le trovo totalmente indifferenti, e in alcuni casi non riesco proprio a capire che cosa ci voleva dire l'autore.
Alla fine però considero queste letture non solo un gradevole passatempo da divorare in un'oretta di tempo libero o comunque quando ci si vuole davvero distrarre, ma anche un'occasione per leggere in modo più completo la poliedricità di Vivès e le sue mille sfaccettature, che si manifestano in filoni molto diversi tra di loro (da quello più poetico e intimista, a quello avventuroso, a quello ironico ecc.).
Difficile inquadrare sotto un'etichetta Bastien Vivès, se non per dire che - qualunque cosa faccia - questo ragazzo dimostra di essere tutto fuorché superficiale.
Voto: 3,5/5
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