L’estate diabolika / scritto da Thierry Smolderen; disegnato da Alexandre Clérisse. Milano: Bao Publishing, 2015.
Il fumetto scritto da Smolderen e disegnato da Clérisse costituisce un prodotto piuttosto originale nel panorama dei graphic novel. In un certo senso, L’estate diabolika è una specie di gioco narrativo che gli autori ingaggiano con i lettori. Dopo il frontespizio vero e proprio troviamo infatti un secondo frontespizio fittizio a firma di Antoine Lafarge, il protagonista del racconto, il cui retro riporta un copyright del 1987 e una nota dell’editore che avvisa il lettore del fatto che, dopo la prima edizione del racconto, l’autore ha voluto aggiungere una seconda parte in quanto ha nel frattempo acquisito informazioni che hanno permesso di spiegare gli eventi di vent’anni prima.
La prima parte della storia si svolge infatti nell’estate del 1967, l’estate durante la quale il quindicenne Antoine si trova al centro di una serie di eventi più o meno misteriosi che vedono protagonisti suo padre, l’amico Erik, mister De Noè e coloro che frequentano la sua ricca casa, la giovane Joan e molti altri.
L’estate diabolika sarà un momento determinante per la vita di Antoine, che farà la sua prima esperienza sessuale, prenderà i suoi primi acidi, vivrà la sua prima delusione amorosa, si ritroverà al centro di un vero e proprio intrigo internazionale e perderà suo padre che – dopo lo scontro con l’uomo mascherato – sparirà.
Nella seconda parte, un Antoine ormai adulto prova a ricostruire come sono andate effettivamente le cose, anche grazie a una serie di informazioni ed eventi intervenuti nel frattempo.
Quello di Smolderen e Clerisse è un vero e proprio omaggio agli anni Sessanta, e lo è sia dal punto di vista narrativo, per la storia raccontata e la presenza della figura dell’uomo mascherato (di cui si racconta la storia e il significato nelle ultime pagine dell’albo), sia dal punto di vista visivo, non solo per acconciature, abbigliamento, automobili e ambientazioni, ma anche per il tipo di disegni e l’utilizzo dei colori.
Tutta la prima parte dell’albo tratteggia un mondo fortemente psichedelico che raggiunge ovviamente il suo culmine nel momento in cui Antoine prende l’acido, cosicché il trip nel quale il lettore è stato risucchiato diventa pieno. La seconda parte assume invece colorazioni e forme più realistiche ad eccezione che nei ricordi e nelle ricostruzioni.
L’estate diabolika è un divertissement a fumetti tramite il quale il lettore può lasciarsi andare a un puro godimento senza pretese intellettuali, esattamente come quando da adolescenti si andava puntuali a comprare il fumetto preferito in edicola per trascorrere un paio d’ore in un mondo parallelo e tutto nostro.
Voto: 3,5/5
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