Ed eccomi qua alla nuova stagione di Unplugged in Monti nella sede del Blackmarket, attirata a questo concerto dal fatto che Le Millipede è un nuovo progetto musicale cui si stanno dedicando i fratelli Markus e Micha Archer, divenuti famosi come fondatori e animatori del gruppo dei Notwist.
Come al solito faccio in questi casi, provo ad ascoltare qualcosa su Internet e poi - se ispirata da quello che ho sentito - compro i biglietti per il concerto. In questo caso mi porto dietro anche mio nipote P. che è a Roma in questi giorni e la mia amica F. che è diventata anche lei ormai una habitué del Blackmarket.
Questa sera il palco del Blackmarket è parecchio affollato, innanzitutto perché i Millipede sono in cinque: oltre ai fratelli Archer, che occupano la seconda fila del palco, ci sono Mathias Götz, Nicolas Sierig e Manuela Rytzki. In secondo luogo perché sul palco c'è un numero esagerato di strumenti: la batteria suonata da Markus, il basso tuba e quello che se ho capito bene è un armonium suonati da Micha, poi altre tastiere e sintetizzatori vari di cui si occupano Nicolas Sierig e Manuela Rytzki, e infine il trombone di Mathias Götz, il quale però fa risuonare anche un gran numero di campanellini e percussioni varie di cui è tappezzato il palco.
Il motivo lo si capisce presto: Le millipede fanno musica strumentale, e che musica strumentale! Una musica che è un mix di jazz, di folk, di musica bandistica, di rock e tante altre cose cui io non sono nemmeno in grado di dare dei nomi.
Il concerto va avanti per un'ora e mezzo e conquista progressivamente il pubblico cosicché quando la scaletta finisce è immancabile il bis e un lungo applauso.
Mentre io, F. e P. usciamo, riflettiamo sul fatto che quella di Le Millipede è una musica che forse noi non ascolteremmo in macchina o a casa, ma che certamente ascoltarla dal vivo è puro godimento sonoro dovuto forse anche all'entusiasmo di vedere all'opera musicisti di questo livello e passione.
Voto: 3,5/5
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