L’importante è finire / Flavia Biondi. Bologna: Renbooks, 2015.
Edo e Diana sono una giovane coppia: stanno insieme da otto anni e vivono sotto lo stesso tetto.
Un giorno Diana torna a casa con i capelli tagliati cortissimi. È il segno esteriore di una fase di cambiamento e di presa di coscienza di sé che l'ha finalmente portata a fare il lavoro che desiderava, l'illustratrice, ma che l'allontana da Edo, da tempo fermo al palo: pittore promettente, si è rassegnato a fare il tatuatore.
Sotto le loro vite scorrono le canzoni di Mia Martini, di Mina e delle altre grandi cantanti italiane del passato, tanto amate da Edo.
A questo bivio, le vite dei due giovani vanno in direzioni diverse: Diana si innamora di una donna, Edo non solo non capisce, ma assume un atteggiamento di rifiuto che a tratti si fa omofobia.
È inevitabile dunque che le loro strade si dividano, ma è proprio questo allontanamento che consentirà ad ognuno di loro di uscire dalle sabbie mobili in cui volontariamente si è infilato per ritrovare se stesso e le proprie aspirazioni. E alla fine anche per ritrovarsi e non perdere il patrimonio di amicizia e confidenza che una storia così lunga ha costruito.
Quella che Flavia Biondi ci racconta in fumetto è una storia piccola, ma in cui si affrontano con una squisita delicatezza temi molto importanti, tra cui l'omofobia, l'identità di genere, le dinamiche di coppia, la crescita individuale. Il risultato è un albo duro e tenero al contempo, una vicenda nella quale non è importante il sesso della persona che si ama ma il riconoscimento delle dinamiche dell'amore e del rapporto tra questo e l'evolvere del nostro mondo interiore.
Bello.
Voto: 3,5/5
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia qui un tuo commento... Se non hai un account Google o non sei iscritto al blog, lascialo come Anonimo (e se vuoi metti il tuo nome)!