Respiro corto / Massimo Carlotto. Torino: Einaudi, 2012.
Se correte al cinema ogniqualvolta c'è uno di quei film che raccontano complicate storie in cui mafia, polizia, finanza e politica si intrecciano muovendosi su uno scacchiere internazionale al solo scopo di accumulare barche di soldi con metodi quasi sempre illeciti, questo è il libro che fa per voi.
Eh sì, perché in questo nuovo noir di Carlotto (non ho letto i precedenti) la storia si svolge a Marsiglia, ma in realtà la città francese non è altro che il crocevia di un intrigo internazionale di cui sono protagonisti un boss della mala marsigliese, una poliziotta che usa metodi poco ortodossi e la sua squadra di poliziotti emarginati, un narcotrafficante dai metodi spicci, un gruppo di magnati della finanza e della politica e quattro giovani di buona famiglia, che hanno studiato a Leeds ma sono decisi a utilizzare le loro specializzazioni per far soldi illegalmente sotto la copertura di attività legali, nel perfetto stile della criminalità del XXI secolo.
La narrazione molto cinematografica di Carlotto non risparmia complessità all'intreccio né crudezza al racconto. Il che fa sì che la lettura proceda spedita fino all'ultima pagina (cercando di tenere bene a mente i nomi veri dei personaggi e i soprannomi che assumono nel corso della storia).
In questo romanzo sono tutti cattivi e senza redenzione. E lì per lì la cosa funziona e affascina, stanchi di libri in cui non mancano mai buoni ed eroi, poco realistici se confrontati con l'esperienza quotidiana.
Però c'è qualcosa che non torna. La storia e i personaggi sono un po' troppo sopra le righe per i miei gusti. E il tutto sembra costruito per garantire un infinito sequel, che magari arriverà se questo romanzo avrà successo.
Magari è solo che io quei film li evito come la peste, perché mi sembrano un po' tutti uguali. E così anche questo libro mi è sembrato un po' banale. O forse sono troppo sentimentale e se in un film come in un libro non mi si piazza almeno un personaggio o una storia che faccia appello ai sentimenti non sono contenta ;-)
Voto: 2/5
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