Blu è un pappagallo macao brasiliano finito da piccolo nella rete di un bracconiere e destinato al mercato nordamericano. Caduto dal camioncino del suo rivenditore, se ne prenderà cura Linda, una bambina del Minnesota che ne farà un vero e proprio pappagallo domestico, amato e coccolato ma incapace di volare.
Fino a quando bussa alla porta Tullio, un ragazzotto un po' imbranato che in realtà è un ornitologo brasiliano, il quale annuncia a Linda, ormai adulta, che Blu è l'ultimo esemplare maschio della specie e deve essere portato in Brasile per farlo accoppiare con Gioiel, una femmina della stessa specie, e garantire così la sopravvivenza futura dei pappagalli macao.
Si parte così alla volta di Rio de Janeiro, dove incontreremo una scombinata band di malviventi che vuole appropriarsi della coppia di pappagalli per rivederli a caro prezzo e arricchirsi, un meninho de rua che vive nella bidonville sulla collina di Rio, un pappagallo bianco incattivito dalla vita e dall'invidia, e una corte di uccelli esotici e altri animali che ci accompagneranno in questa avventura.
Il tutto sullo sfondo di una città che ci appare meravigliosa incastonata tra colline verdissime (su cui svetta la grande statua del Cristo Redentore ad abbracciare la città), raccolta intorno alla sua baia, morbidamente adagiata sul mare, con i suoi tram che si inerpicano per le strette strade da cui, di tanto in tanto, si intravedono meravigliosi scorci sulla città, con la sua funivia che unisce la parte alta con quella a livello del mare.
Città di grandi contraddizioni, ma dove tutto si tiene insieme nello spirito del Carnevale, dove l'allegria e la giocosità sono parte integrante della natura e della gente.
Ne viene fuori uno strepitoso megaspot pubblicitario per Rio, visto che è praticamente impossibile uscire dalla sala senza una gran voglia di prenotare subito un biglietto aereo per questa destinazione.
Nel frattempo - come potete immaginare - tutto è bene quel che finisce bene per Blu, Gioiel Linda e Tullio. Il nostro Blu avrà ritrovato dentro di sé i suoi istinti primordiali, riconosciuto le sue origini e riscoperto la sua capacità di volare, ma avrà anche insegnato ai suoi amici che non tutti gli umani sono cattivi e non tutte le loro abitudini sono deprecabili.
Meno intenso e sofisticato rispetto ad altri cartoni recenti, come Up!, Cattivissimo me, Wall-e, L'era glaciale, anche meno divertente sul piano intellettuale, ma certe volte lasciarsi andare alla semplicità di una storia, all'immediatezza di una risata, al ritmo di una canzoncina, alla magia dei colori fa certamente bene al corpo e soprattutto all'anima.
Ehi, quando si parte per Rio? ;-)
Voto: 3/5
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