Circolo degli artisti, 2 febbraio 2010, ore 22. C'è Joan as police woman. È la compagna del compianto Jeff Buckley, ma sarebbe un delitto ricordarla solo per questo, visto che Joan Wasser è un'artista completa: compone, canta, suona (chitarra e tastiere) e ha personalità da vendere. E poi, come lei stessa tiene a sottolineare, Joan as police woman non è solo Joan Wasser, ma anche gli straordinari musicisti Parker Kindred (batteria e voce) e Tyler Woods (tastiere e voce).
No, non pensate a una sofisticata newyorkese (ci tiene però a sottolineare di Brooklyn) con la puzza sotto il naso. Joan si è presentata come una donna dai modi spicci e decisi: pronta a rimboccarsi le maniche quando alla sua chitarra non arriva corrente, a sorridere di se stessa quando a un certo punto non ricorda le parole di una canzone, a scherzare su Britney Spears di cui ha cantato una cover, a tornare sul palco con un cucchiaino di miele in bocca perché le sta andando via la voce...
Pantalone di pelle nera, stivaletti spaziali, giacca di pelle - volata via appena l'atmosfera si è scaldata - e attillato top con gli strass. Ma soprattutto una grande voce e una grande artista, che ha spaziato dalle sue canzoni più intime e dalle sonorità jazz (in particolare quelle dello straordinario CD Real life, decisamente il mio preferito) a quelle malinconiche e drammatiche del suo secondo CD To survive, infine a quelle decisamente più rock dell'ultimo CD Cover, da cui ha cantato David Bowie, Public Enemy e, appunto, Britney Spears.
La sua forza, secondo me, è nella capacità di fondere e alternare una straordinaria dolcezza (grazie a una voce suadente, piena e musicale come poche) e una positiva ed energetica rabbia, entrambe espressione del tentativo di rielaborare un profondo dolore. A questo si aggiunge la magia di un'eccellente sintonia con i suoi musicisti.
E poi - lasciatemelo dire - non c'è niente di più straordinario di poter assistere a un concerto in un ambiente raccolto, stando sotto il palco e potendo ascoltare e fotografare in libertà.
Una piccola annotazione per l'artista che ha aperto il concerto di Joan: Thony, giovane cantautrice italo-polacca (ma canta in inglese), che da sola sul palco con la sua chitarra e con la sua semplicità credo che abbia conquistato buona parte del pubblico. Echi di Regina Spektor e di Feist, ma voce, sonorità e melodie assolutamente personali fanno scommettere sul futuro di questa ragazza, di cui a questo punto aspettiamo il primo CD. La scena indie-acustica italiana si arricchisce di una nuova protagonista.
Voto: 4/5
Il suo ultimo CD, Cover, è al primo posto della mia classifica degli album 2009, di prossima uscita su Elephant Talk!!!
RispondiEliminaMichele S.
Io non riesco mai a farla la classifica... Io Cover non ce l'ho, ma gli altri due sono eccellenti! Cercherò di recuperare...
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