I married a girl to shut my parents up / Naoko Kodama. Bosco (PG), Star Comics, 2021.
Pur essendo molto curiosa del mondo giapponese in tutte le sue declinazioni, non sono particolarmente appassionata di manga. Si tratta di un mondo che mi rimane parzialmente oscuro e di cui faccio fatica a individuare i diversi generi, oltre al fatto che ogni volta che ne prendo uno in mano ci metto un po' ad abituarmi alla modalità di lettura inversa rispetto a quella cui noi occidentali siamo abituati.
Ciò detto, siccome sono una persona curiosa e molto testarda, e penso anche che nel tempo i nostri gusti cambiano, ogni tanto ci riprovo e compro qualche manga, magari sulla scorta di letture di recensioni che hanno solleticato la mia curiosità.
Questa volta sono finita un po' a caso sul manga di Naoko Kodama che racconta la storia di Machi e Hana, rispettivamente senpai e kohai, sostanzialmente due compagne di college delle quali la senpai è la maggiore e l'altra è la più giovane. Machi lavora in azienda ed è una donna in carriera, mentre Hana è una designer e disegnatrice e cerca di sbarcare il lunario come può. Di fronte alle insistenze dei genitori di Machi, che vorrebbero vedere la figlia sistemata, Hana propone di sottoscrivere un contratto matrimoniale e di andare a vivere insieme. Per Machi sarebbe l'occasione di zittire i genitori, per Hana la possibilità di risparmiare per un po' sull'affitto in attesa di tempi migliori.
Si tratta di una convivenza di facciata che non ha alle spalle un vero rapporto di coppia, ma giorno dopo giorno la dedizione di Hana e soprattutto il confronto tra le due ragazze cambia la prospettiva di entrambe e il modo di vedere non solo sé stesse ma anche il mondo circostante.
Machi diventa più sicura di sé e comprende la necessità di liberarsi definitivamente del condizionamento dei suoi genitori e dei limiti imposti dalla società per perseguire i suoi obiettivi e i suoi veri desideri, Hana si scopre ancora innamorata della sua senpai a cui aveva dichiarato il suo amore - senza esserne ricambiata - diversi anni prima.
Quella di Machi e Hana è una storia delicata che dietro un tono molto leggero e divertito (in cui non manca l’elemento demenziale, com'è tipico di questo genere di manga) affronta temi importanti, tra tutti il ruolo della donna nella società giapponese e la strada ancora da percorrere per l'effettiva emancipazione, nonché il profondo conservatorismo delle famiglie e della società giapponesi.
Alla fine della lettura mi resta una distanza culturale forte rispetto al modo di raccontare del manga che faccio ancora fatica a colmare, però da alcuni punti di vista mi ci sento anche parzialmente riconciliata.
Voto: 3/5
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