La vita bugiarda degli adulti / Elena Ferrante. Roma: Edizioni e/o, 2019.
Dopo il grande successo della tetralogia de L'amica geniale, ora anche al cinema e su Netflix per la regia di Saverio Costanzo, si aspettava con ansia il ritorno alla scrittura di Elena Ferrante, che è tornata in libreria nel 2019 con La vita bugiarda degli adulti.
La protagonista della storia è Giovanna, una ragazzina alle soglie dell'adolescenza, che vive nei quartieri alti di Napoli con il padre Andrea e la madre Nella, entrambi insegnanti di scuola.
Un giorno una frase infelice del padre che paragona Giovanna alla zia Vittoria, una specie di fantasma innominabile nella famiglia, apre uno squarcio in questa vita ordinata e avvia la ragazza su quel percorso che la porterà al passaggio alla vita adulta.
La conoscenza di Vittoria e del mondo che ruota intorno a lei e che appartiene alla Napoli dei bassifondi, da cui del resto anche Andrea proviene pur avendolo rinnegato, rappresenterà per Giovanna l'occasione di guardare con occhi diversi la realtà e di capire cosa si muove sotto la superficie ben confezionata della vita degli adulti.
La scoperta dell'onnipresenza della menzogna e del fatto che poco è come appare in superficie sarà il primo segnale della fine dell'infanzia, ma anche il detonatore degli equilibri familiari destinati a esplodere sotto gli occhi di Giovanna.
E così a poco a poco non solo Nella e Andrea perderanno quell'aura intoccabile e perfetta che hanno avuto fino a quel momento agli occhi di Giovanna, ma tutte le persone si riveleranno per quello che sono, ossia esseri complessi e contraddittori, difficilmente classificabili e categorizzabili, a tratti meschini, a tratti generosi, e tutto ciò indipendentemente dalle loro origini e provenienze.
In questo disvelamento del mondo circostante, Giovanna di troverà a fare i conti anche con i propri cambiamenti, fisici e psicologici, e con la ricerca del proprio posto nel mondo, mentre i primi turbamenti si affacciano all'orizzonte della sua esistenza.
In sostanza, La vita bugiarda degli adulti rientra perfettamente nel filone dei libri dedicati al coming of age, anche se in questo caso il passaggio non avviene - come spesso accade in questi libri - durante un'estate o in conseguenza di un evento specifico, bensì si configura come un percorso lungo e accidentato che copre diversi anni e che attraversa la città di Napoli da Posillipo a Pascone.
La scrittura della Ferrante è magnetica e affascinante e trascina il lettore in un mondo che pur essendo quello normale in cui viviamo tutti appare però misterioso e magico. Le pagine scorrono veloci, la narrazione incatena a sé creando aspettative crescenti.
E forse alla fine è proprio questo il limite del libro: farsi leggere quasi come fosse un thriller per poi non mantenere tutte le promesse e sgonfiarsi mentre ci si avvicina al finale, lasciando alcuni personaggi in parte incompiuti o non del tutto credibili, sebbene tali personaggi (penso ad esempio a Roberto) vadano valutati attraverso il filtro dello sguardo di una ragazza di 16 anni, intelligente ma ancora non solida.
Il finale - che non rivelerò per non togliere la sorpresa - resta comunque a mio parere piuttosto fiacco e convenzionale, e anzi per certi versi persino conservatore a fronte di un romanzo che punta certamente alla modernità.
Voto: 3/5
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