La natura della grazia / William Kent Krueger; trad. di Alessandro Zabini. Vicenza: Neri Pozza, 2017.
William Kent Krueger è uno scrittore americano vivente noto principalmente per la serie di romanzi dedicati all'ispettore Cork O'Connors, che però ogni tanto si concede - di solito con successo - qualche sortita in territori narrativi altri.
Ordinary grace, tradotto in italiano da Neri Pozza con il titolo La natura della grazia, si inserisce nel ricco filone letterario delle storie di coming of age, e nello specifico richiama alla mente - per ambientazione e tipologia dei protagonisti - diversi altri romanzi famosi, tra cui sono a me particolarmente cari Il buio oltre la siepe di Harper Lee nonché La sottile linea scura di Lansdale.
Siamo all'inizio degli anni Sessanta a New Bremen in Minnesota. È l'estate in cui Frank Drums, il figlio tredicenne del pastore locale, insieme al fratello più piccolo Jack, che soffre di balbuzie, si troverà a essere coinvolto in vicende che ne segneranno il definitivo passaggio alla vita adulta. Sarà lui stesso, a distanza di quarant'anni da quell'estate, a raccontare in prima persona gli eventi che la caratterizzarono, restituendo intatti i sentimenti del ragazzino che era allora, con la sua ingenuità e istintività, ma anche rileggendo quegli eventi con la "saggezza" intervenuta grazie al trascorrere del tempo.
Tutto inizia con la morte di Bobby Cole, un ragazzino introverso, trovato morto nei pressi dei binari della ferrovia, forse per un incidente. A questa morte ne seguiranno altre che chiameranno in causa i Drums in modo sempre più diretto e spingeranno Frank - prima solo per curiosità e spirito di avventura, poi anche per coinvolgimento personale - ad agire in prima persona per scoprire la verità e individuare i colpevoli.
In questa avventura che si farà emotivamente sempre più impegnativa Frank farà numerosi incontri, sperimenterà il proprio coraggio e i propri limiti e dovrà infine fare i conti con la responsabilità delle scelte e con i possibili sensi di colpa. In questo tempo imparerà a comprendere meglio il mondo circostante, a capire i propri genitori e anche ad accettarne i misteri e i lati oscuri, e sperimenterà l'importanza della pietas verso i limiti e le debolezze che accomunano tutti gli esseri umani.
Se l'infanzia da cui Frank e suo fratello Jack provengono punta ad assolutizzare le categorie di "bene" e "male" e ad assegnare più o meno univocamente le persone a una di queste categorie, il passaggio all'età adulta insegnerà loro la complessità dei sentimenti, la bellezza delle sfumature e l'importanza di riconoscere e accogliere le debolezze proprie e altrui.
Dentro una confezione da thriller, che impegna il lettore insieme a Frank, nell'individuazione - non scontata - del colpevole, il libro di Krueger offre uno sguardo delicato e sincero su un mondo aspro, nonché su un'età della vita piena di possibilità e proprio per questo entusiasmante e spaventosa al contempo, suggerendo che l'acquisizione della "grazia" non ha necessariamente a che fare con la religione, bensì con il percorso di scoperta del proprio sguardo sul mondo. Percorso che è particolarmente significativo durante l'adolescenza ma che non si può dire estraneo al resto della propria vita.
Voto: 3,5/5
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