mercoledì 14 agosto 2019

Dolcissime

In un rilassante semi-deserto tardo pomeriggio romano di inizio agosto, non essendoci molto altro al cinema da vedere, con G. decidiamo di andare a vedere il film di Francesco Ghiaccio, Dolcissime, in programmazione al cinema Lux.

La storia è quella di tre adolescenti, Chiara, Letizia e Mariagrazia, detta Mary, amiche per la pelle accomunate - tra le altre cose - dal fatto di amare mangiare e di essere parecchio in sovrappeso, con tutte le conseguenze sulla vita sociale che questo comporta.

Messe alla berlina da un video pubblicato su Internet, si vendicano con la responsabile, Alice, una loro compagna di scuola, nonché capitana della squadra di nuoto sincronizzato, minacciandola di postare online un video che la mostra con un uomo molto più grande di lei. Dietro questa minaccia Alice accetta di allenarle per la competizione di nuoto sincronizzato.

In questa vicinanza forzata, le quattro ragazze impareranno a conoscersi e a superare i reciproci pregiudizi, mettendosi a nudo in tutte le loro fragilità e difficoltà e sostenendosi reciprocamente. Lo svelamento al mondo esterno rispetto al microcosmo della loro amicizia sarà faticoso e costellato di rotture e conflitti, ma alla fine le farà ritrovare più forti, più consapevoli e più unite di prima.

Quella di Francesco Ghiaccio è una bella favola costellata di buone intenzioni e buoni sentimenti, ma un po' troppo semplicistica e fors'anche consolatoria. La focalizzazione sulle tre adolescenti "chiattone" e sulla loro amicizia con la ragazza magra, sportiva e di successo della scuola, vuole proporre una riflessione sul tema dell'accettazione di sé e dell'altro suggerendo che essa non può che passare attraverso la relazione e la conoscenza.

Ciò detto lo sviluppo narrativo risulta prevedibile e didascalico, il ritmo è piuttosto lento e appesantito da un numero decisamente eccessivo di riprese subacquee dei corpi delle ragazze in piscina (che pure sono affascinanti e hanno un loro perché), i personaggi secondari (e a tratti anche quelli principali) sono poco approfonditi e sfuggenti, a tratti stereotipati, e la recitazione delle giovani attrici lascia molto a desiderare, togliendo naturalezza e spontaneità all'intreccio, che comunque soffre sicuramente a monte di qualche rigidità della scrittura.

Insomma un film di cui è ammirevole l'intento, ma che mostra molti difetti di realizzazione e che quindi è probabilmente destinato ad affogare nel limbo della programmazione estiva.

Voto: 2,5/5

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