Ed eccomi a un altro dei miei esperimenti culturali.
Prendo - insieme a F. - il biglietto per la commedia shakespeariana Much ado about nothing in programmazione al Globe Theatre di Roma, il teatro in legno ispirato all'originale elisabettiano che è stato realizzato diversi anni fa a Villa Borghese. La novità sta nel fatto che lo spettacolo è... in inglese!
E dunque, quando i protagonisti della storia shakespeariana (rimando a questo proposito al mio precedente post in cui ne parlavo dopo aver visto lo spettacolo in italiano) salgono sul palco e mettono in scena questa commedia di inganni e di disvelamenti, all'inizio per me è uno shock, perché non capisco quasi nulla (pur conoscendo benino l'inglese).
Gli attori sono quasi tutti madrelingua e - com'è giusto che sia - giocano con la lingua del bardo per valorizzare il testo e rendere più appassionante la messa in scena.
Per la prima mezz'ora abbondante mi cullo nel meraviglioso accento britannico degli attori e mi godo la loro scoppiettante presenza scenica e la loro abilità nell'impersonare personaggi diversi e persino nell'occuparsi della musica dal vivo, dei rumori di scena e del canto.
A poco a poco identifico i personaggi e comincio a ricordare e a seguire la storia di Ero e Claudio, di Benedetto e Beatrice e degli altri personaggi che in alcuni casi impediscono, in altri casi favoriscono il trionfo dell'amore.
È praticamente solo nel secondo tempo che il mio orecchio comincia ad abituarsi agli incomprensibili suoni che gli attori pronunciano e dunque è solo da quel momento in poi che comincio a capire anche parte delle battute!
Si tratta dunque di un'esperienza in qualche modo surreale, in cui non potendo essere pienamente assorbita dall'ascolto e dalla comprensione delle parole, mi immergo nella magia del teatro a 360°. Comprendo così che la parola è solo una delle componenti di uno spettacolo teatrale, che infatti ha molte altre frecce al proprio arco per colpire al cuore lo spettatore.
E questo accade a me con lo spettacolo Much ado about nothing al Globe Theatre.
Voto: 3,5/5
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