Il weekend dal 9 all'11 giugno è stato dedicato dalla Casa del Cinema alla rassegna China-International Co-Production Film Screenings in Italy, un evento dedicato al cinema cinese e sostenuto dall'Ambasciata Cinese a Roma.
Nell'ambito della rassegna vengono proiettati film difficilmente visibili in Italia, ad eccezione di Al di là delle montagne di Jia Zhangke che aveva raggiunto il circuito cinematografico italiano un po' di tempo fa.
Scegliamo di andare a vedere una commedia romantica, perché il genere è talmente fuori standard per il cinema cinese (o almeno così appare a noi che lo conosciamo poco) che riteniamo interessante fare questo tentativo.
Somewhere only we know è la storia di Jin Tian (Wang Likun), una giovane donna cinese che, dopo essere stata lasciata dal fidanzato e aver perso la nonna, decide di trasferirsi per un periodo a vivere a Praga, dove la nonna aveva vissuto per un lungo periodo della sua vita. Qui incontra Peng Zeyang (Kris Wu), un giovane violoncellista e padre della piccola Ni Ni. Tra i due nasce un sentimento d'amore che si intreccia con la storia della nonna sulle cui tracce Jin Tian si è messa dopo essere entrata in possesso di una lettera a lei indirizzata da un tale dottor Novak nel 1979.
Il film si muove così tra commedia romantica contemporanea e melodrammone sentimentale a sfondo storico. La cosa più interessante non è la storia in sé, ma il curioso mix tra alcuni stilemi tipici della sensibilità e della cultura cinese e la forza dei modelli occidentali (europei ed americani), in particolare musiche, ambientazioni, stereotipi, tradizioni.
La regista, Xu Jinglei, che interpreta anche la nonna della protagonista da giovane, dimostra non solo di saper pienamente riprodurre i gusti tipici del cinema occidentale, ma anche di saper mescolare input culturali diversi in modo fluido e intellegibile.
Definirei il risultato interessante più che qualitativamente alto dal punto di vista cinematografico.
In questo caso il valore aggiunto è la possibilità di poter accedere a una cinematografia che di solito non arriva nelle nostre sale, nonché qualche sorriso strappato dalla presenza di sottotitoli probabilmente realizzati un po' in fretta per l'occasione e che dunque contengono alcune ingenuità e qualche divertente errore.
Voto: 3/5
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