Moonlight è la luce della luna che illumina i momenti e i sogni più belli e più felici della vita di Chiron, un ragazzo nero che vive a Miami con una madre tossicodipendente e in buona parte assente.
Chiron bambino (Alex R. Hibbert), che tutti chiamano Little, è introverso e taciturno, facile oggetto del bullismo dei suoi compagni di scuola per il fatto di essere diverso, e finisce sotto l'ala protettrice di Juan (Mahershala Ali), uno spacciatore locale, e della sua compagna Teresa.
Chiron adolescente (Ashton Sanders) è un ragazzo alla ricerca della propria identità sessuale e di un affetto corrisposto, che cerca nel rapporto filiale con Teresa e nel rapporto amicale con il compagno Kevin (Jharrel Jerome), l'unico con il quale Chiron riuscirà ad avere un contatto intimo ma da cui verrà dolorosamente tradito in un mondo in cui vige la legge del più forte.
Chiron adulto (Trevante Rhodes), dopo essere stato in carcere, vive ad Atlanta ed è diventato uno spacciatore, pieno di muscoli, di catene d'oro e con i denti coperti di grillz dorati, ma dovrà fare i conti con le sue scelte di vita e il suo dolore irrisolto nell'incontro con sua madre anziana (ora in un centro di disintossicazione) e con il vecchio amico Kevin, il quale nel frattempo si è fatto una famiglia e fa il cuoco in un piccolo ristorante.
Non c'è niente di complicato e intellettualistico nella storia di Chiron. C'è il dolore soffocato e silenzioso di un uomo (e prima ancora di un bambino e di un ragazzo) per il quale non esiste un riscatto di sé e della propria vita compatibile con la società nella quale vive. Un bambino piccolo e indifeso, un ragazzo sensibile e di buoni sentimenti, costretto a trasformarsi in un uomo che deve indossare una vera e propria corazza (fatta di muscoli e di segni esterni di machismo) per nascondere la propria identità e sottrarsi alla violenza del mondo; ma che appena la dismette torna a essere un uomo che piange (di fronte a sua madre) e che ama (di fronte a Kevin).
Quella di Chiron è una storia di ordinaria sconfitta e di infinita pena che solo le onde del mare e il suo sciabordio alla luce della luna sono in grado di placare temporaneamente.
Voto: 3,5/5
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