Qualche anno fa la mia amica tedesca che vive a Berlino L. mi aveva mandato per posta (lei ama questo modo antico di comunicare) il CD di Emily Wells Symphonies: Dreams, Memories & Parties, accompagnato da un bigliettino scritto a mano che diceva che era andata ad ascoltarla dal vivo e le era piaciuta moltissimo.
Lì per lì ho ascoltato un po' la musica di questa cantante, poi il suo nome è finito in un angolino del mio cervello. Quando i ragazzi di Unplugged in Monti hanno annunciato il suo concerto al Black Market una lucina si è accesa e mi sono ricordata di quel bigliettino e di quella musica, cosicché mi sono subito prenotata.
Il palco della piccola saletta concerti del Black Market è affollato più che mai: tastiere, sintetizzatori, registratori, tamburi, violino e - sorpresa - un videoproiettore (assicurato in qualche modo a un tavolinetto) che proietta immagini sullo sfondo.
Verso le nove e mezza arriva Emily Wells, che senza indugi comincia a suonare il suo violino e ci dà subito un assaggio di quello che sarà la serata. Personalmente trovo che sia riduttivo chiamarlo concerto, perché quella di Emily Wells è una vera e propria performance, in cui non solo Emily canta e suona diversi strumenti, ma utilizzando tutto quello che ha a disposizione crea basi, realizza loop e costruisce vere e proprie sinfonie, mentre sullo sfondo passano immagini vintage anch'esse montate in piccoli loop.
Il risultato è fatto di armonie e di disarmonie, di melodie e di affastellamenti di suoni, di dolcezza e di asprezza, e ci trascina in universi di senso ed emotivi molto differenti.
Di tanto in tanto Emily si interrompe e parla con il pubblico. Dice di essere in Italia per la prima volta, ci parla della sua fidanzata, dedica una canzone al suo amico Jesse. Sembra felice di essere qui insieme a noi, e il pubblico la ricambia con affetto. Ogni tanto prende un bicchiere e beve qualcosa che sembrerebbe proprio whisky!
Ci propone diverse canzoni, vecchie e nuove, in particolare quelle del suo ultimo lavoro Promise, e poi va via sorridente. Ma il pubblico la richiama a gran voce, cosicché ci offre un ultimo assaggio della sua musica prima di lasciare definitivamente il palco e mescolarsi alle persone che affollano il bar del Black Market.
Voto: 3,5/5
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