La distanza / Colapesce e Baronciani. Milano: Bao Publishing, 2015.
Il graphic novel dell'inedita coppia Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo) e Alessandro Baronciani è una storia fortemente caratterizzata sia sul piano geografico che su quello generazionale.
La distanza è, infatti, la storia di Nicola, un trentenne o poco meno, che vive in Sicilia e che alla Sicilia sente di appartenere fortemente. Il protagonista ha una storia a distanza con una ragazza che vive a Londra. È estate e Nicola si appresta a partire per raggiungere la sua fidanzata, ma decide di colmare la distanza tra lui, che sta nel sud della Sicilia, e l'aeroporto di Palermo facendo alcune tappe, tra cui quella all'Ypsigrock, un evento musicale a Castelbuono cui vorrebbe partecipare insieme all'amico Piero.
Il caso gli metterà davanti Francesca prima, e poi la sua amica francese Charlotte, e l'inedito trio inizierà un vero e proprio tour della Sicilia che li porterà a Marzamemi, a Pantalica, a Noto, poi a Catania. Durante questo viaggio le cose prenderanno pieghe inaspettate e confuse, e Nicola si ritroverà da solo al concerto di Castelbuono.
Arrivato a Punta Raisi, dovrà prendere delle decisioni e fare una scelta, percependo tutta la precarietà della propria esistenza, delle proprie emozioni e dunque della vita sentimentale (che si può sintetizzare in questa ironica riflessione: "Mia nonna ha aspettato sette anni mio nonno senza sapere se fosse morto in guerra; oggi un cellulare lasciato in bagno per mezza giornata può mettere in crisi una storia").
Da un punto di vista grafico, il segno di Alessandro Baronciani è elegante e preciso, dai colori pastellati e i contorni marcati. La composizione della pagina è originale, quasi cinematografica, sia perché in alcune vignette sembra di guardare delle riprese, sia perché l'impianto narrativo e la composizione in parti ricorda l'articolazione di un film.
Qua e là il racconto è punteggiato di citazioni più o meno famose che hanno a che fare con la Sicilia o con le donne, e in alcuni casi mettono insieme entrambi questi concetti.
In ogni pagina si respirano i profumi dell'estate e si ha la sensazione di sentire il sole sulla pelle. Né mancano frammenti di colonna sonora scelti accuratamente dai due autori, accomunati dalla stessa passione per la musica.
Nicola e anche le figure femminili che lo circondano sono dei credibilissimi testimoni non solo di un'età della vita, ma anche di un'epoca. Sono i trentenni di oggi, istruiti (e spesso andati via dall'Italia: ben due personaggi nell'albo), ironici e cinici al contempo, pieni di interessi e di passioni, legati alla loro terra e alle loro origini, ma anche capaci di vederne tutti i limiti, desiderosi di sentimenti stabili, ma anche alla ricerca continua di emozioni, intenti a riempirsi la vita di cose e di pensieri perché incapaci di gestire le pause, i vuoti, i momenti declinanti, resi insicuri dall'impossibilità di guardare con fiducia al futuro e non solo per limiti oggettivi e di contesto, ma anche per una soggettiva e generazionale adesione al "qui e ora".
Il risultato è un graphic novel caratterizzato da ironia, sensibilità e profondità, ma anche un po' ammiccante e piacione, due caratteristiche che forse sono anch'esse molto rappresentative di questa stessa generazione.
Voto: 3,5/5
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