V for vendetta / Alan Moore e David Lloyd. Ariccia (RM): Magic Press, 2006. (Grandi storie; 04)
Leggo il graphic novel cult realizzato da Alan Moore (autore della storia) e David Lloyd (autore dei disegni) grazie al prestito di R. che ne ha comprato questa vecchia edizione su Ebay. L'opera mi incuriosisce parecchio, sia per la sua fama sia perché avevo amato molto il film.
Mi rendo conto da subito che si tratterà di una lettura impegnativa, rispetto ad altre opere a fumetti. Innanzitutto perché V for vendetta nasce come un seriale e mantiene questa struttura un po' frammentaria anche nella versione che raccoglie in un'unica sequenza tutte le puntate; in secondo luogo perché le tavole - in bianco e nero (come nella versione originale, sebbene ne sia esistita anche una versione a colori) - sono fitte e con un disegno un po' sporco e dunque non sempre è facilissimo, in un formato ridotto come è quello dell'albo che ho in mano, decifrare tutte le sfumature di una trama piuttosto articolata.
La storia raccontata dal graphic novel è nota: siamo in una Londra di un futuro non troppo lontano in cui - a seguito di un conflitto nucleare - si è instaurato un regime totalitario che - dopo aver fatto uso, nel periodo bellico e immediatamente post-bellico, dei campi di concentramento - controlla i cittadini in tutte le loro azioni pubbliche e private e punta a eliminare le minoranze.
In questo scenario si muove V, un misterioso individuo che gira con la maschera di Guy Fawkes, un cappellone e un mantello, e - ispirandosi ai principi dell'anarchia consapevole - ha lanciato la sua sfida al sistema, prima uccidendo tutti gli aguzzini del campo di concentramento dove era internato, poi attaccando i simboli del potere e le istituzioni del sistema totalitario.
Accanto a lui Evey, una ragazza che egli ha salvato dalla polizia di stato mentre tentava di prostituirsi e a cui poco a poco rivelerà i suoi ideali e il suo piano, al punto che nei passaggi finali Evey diventerà determinante per compiere il progetto di V.
V for vendetta è un graphic novel complesso, anche per il numero di riferimenti filosofici e politici, le citazioni di tipo musicale e letterario, nonché per la quantità di personaggi e percorsi che la storia segue e tiene insieme tra flashback, inserti onirici e visioni psichedeliche, dentro un universo immaginato in ogni dettaglio.
Per questi motivi probabilmente non è adatto a tutti i palati e - come è successo a me - si può fare fatica ad apprezzarlo in tutte le sue sfumature. La sensazione, però, di aver letto qualcosa di talmente originale da essere destinato a rimanere nel tempo e a sopravvivere alle generazioni è forte dalla prima all'ultima pagina.
Voto: 3,5/5
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