L’attentissima / Teresa De Sio. Torino: Einaudi, 2015.
Ho comprato L’attentissima, il secondo romanzo di Teresa De Sio (la nota cantante napoletana), perché me ne aveva parlato C., a sua volta incuriosita da una intervista radiofonica della scrittrice con Serena Dandini.
Diciamo che non mi aspettavo assolutamente niente, né sapevo praticamente nulla dei contenuti, salvo il fatto che si trattasse di una specie di giallo/noir.
Ebbene, devo dire che alla fine della lettura – pur non considerandolo certamente un libro memorabile – l’ho trovato ben scritto, ben costruito e coraggioso.
L’attentissima è la storia parallela di Domenico, un ragazzetto napoletano dai capelli rossi che va ad abitare coi suoi genitori al Quartiere Gallo di Napoli, e di Karmen, donna affascinante e appariscente, che vive a Roma.
Le due storie procedono indipendenti in due strati temporali diversi. La storia di Domenico appartiene a un passato remoto con cui però non tutti i conti sono stati chiusi. Quella di Karmen appartiene a un passato prossimo nel quale questa donna – pagando costi economici e umani notevoli- ha plasmato il suo corpo perché sempre di più assomigliasse alla sua anima e ai suoi desideri. Il presente è quello in cui – a seguito di una serie di delitti di ragazzini, i cui cadaveri vengono ritrovati nei parchi romani con un messaggio dell’assassino – il passato remoto e quello prossimo in cui hanno vissuto Domenico e Karmen si incontrano e trovano in qualche modo composizione, gettando luce anche sugli altri personaggi che li hanno popolati (Antonio, Enzino, Floriana).
Il tutto significativamente racchiuso in due elenchi che - rispettivamente - aprono e chiudono il libro: il primo è l'elenco di tutte le espressioni più o meno popolari e di diversa provenienza geografica con cui si fa riferimento alla vagina, il secondo delle corrispettive espressioni che si utilizzano per parlare del pene.
E ciò probabilmente a suggello del percorso inverso, a ritroso, che il lettore ha fatto nella lettura di questo libro rispetto a quello di Domenico e Karmen e del fatto che talvolta il punto di arrivo di un lungo calvario è anche invece il punto di partenza, un nuovo inizio, quello di una vita che forse per la prima volta sul serio ci appartiene.
Teresa De Sio dimostra di saper trattare un tema complesso e controverso con delicatezza ed empatia, donando spessore e significato a quanto sulle prime appare soltanto un pretesto narrativo.
Voto: 3/5
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