Gli spettacoli di Antonio Rezza non sono facili da spiegare a parole, né è veramente possibile farsene un’idea senza vederli. Sì, perché in questi spettacoli non c’è una storia di cui parlare, non ci sono personaggi principali da descrivere e neppure la scenografia e le luci (che sono parte integrante e direi fondante di questi lavori teatrali grazie a Flavia Mastrella) sono impossibili da descrivere, perché sono elementi informi che prendono forma solo quando Rezza gli dà vita.
Inoltre, Antonio Rezza non è un tipico attore di teatro con la voce impostata e le movenze studiate a tavolino. È piuttosto un saltimbanco, un giullare di corte, una specie di cantastorie senza storie, ma solo sensazioni. È un caratterista, un mimo, uno capace di modellare il suo corpo e i muscoli della sua faccia nelle maniere più incredibili.
E come un giullare di corte, Rezza può parlare di qualunque cosa e può farlo con i toni che preferisce. La cifra del suo racconto è fondamentalmente comica, ma può andare da un tono semi-serio e semi-drammatico ad uno apertamente insolente ed irriverente. Può giocare sul palcoscenico, ma anche fuori dal palcoscenico tirando in ballo i suoi spettatori.
Di cosa parla Antonio Rezza? Apparentemente di cose senza senso, squarci sconclusionati su vite surreali di sconosciuti cui lui stesso (e la spalla Ivan Bellavista) danno il volto. In realtà, Rezza ci parla del nostro essere umani e fragili, ci parla della finzione delle relazioni, svela l’assurdità delle nostre convinzioni, il non senso che è parte integrante della nostra esistenza come singoli e come gruppi.
La sua bravura è al di là di ogni ragionevole dubbio. E dopo aver visto questo unico spettacolo, Fratto X, riesco a capire perché negli anni i suoi spettacoli si sono costruiti una folta schiera di fedeli seguaci che vanno ad ogni nuova messa in scena e ridono fin dalla prima battuta. E lo fanno perché sanno benissimo che cosa li aspetta.
Ah, dimenticavo. Se decidete di andare a vedere uno spettacolo di Rezza preparatevi psicologicamente: potrebbe mettervi alla berlina di fronte a tutto il pubblico del teatro! ;-))
Voto: 3,5/5
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