Ed eccoci a quello che sembrerebbe essere davvero l'ultimo capitolo della saga di Shrek (e d'altra parte non vedo cos'altro potrebbero inventarsi i suoi creatori che già in questo mi sono sembrati piuttosto a corto di idee. Un po' come i mitici sceneggiatori rappresentati in Boris!).
In sostanza, Shrek 4 (Forever after, in italiano E vissero felici e contenti) ci fa vedere cosa sarebbe potuto accadere se il nostro mitico orco non avesse salvato Fiona dalla maledizione e il regno di Molto molto lontano fosse finito nelle mani del perfido Rumpelstiltskin (il nano Tremotino in italiano) e delle sue streghe.
Il fatto è che all'incauto Shrek, durante la sua felice vita da orco buono, con una moglie che lo ama e tre piccoli adorabili orchi, ma condannata a una inevitabile routine, viene la nostalgia dei tempi che furono e accetta un accordo con Rumpelstiltskin per tornare a vivere un giorno da vero orco; ovviamente il contratto si rivela ben presto fraudolento.
E così, il povero Shrek si ritrova in un mondo in cui Fiona è un'orchessa guerriera a capo di un gruppo di orchi ribelli e non è innamorata di lui, Ciuchino traina carri, canta, ma non lo riconosce, il gatto con gli stivali è diventato ciccione e col fiocchetto al collo.
Insomma, niente è come dovrebbe, ma - come si potrà immaginare - l'amore di Shrek per Fiona e il suo animo grande rimetteranno tutto a posto, in un finale che a me personalmente una piccola lacrimuccia l'ha strappata.
Shrek e la sua allegra combriccola sono sempre divertenti e godibilissimi. Il 3D è veramente spettacolare e probabilmente vale il film; alla Dreamworks dimostrano di saper lavorare splendidamente con le nuove tecnologie; semmai mi pare stiano un po' arrancando in fatto di originalità.
Così, in questo Shrek ci sono un paio di scene memorabili (tra l'altro già viste in parte nei trailers) - direi su tutte il gatto con gli stivali ciccione che, non riuscendo a leccarsi, chiede a Ciuchino di prestargli la lingua!! - ma non molto di più. Quindi, se andate a vederlo, lasciatevi trasportare dalla magia del 3D come se saliste su una giostra e, quando scendete, certamente penserete che è stato bello, ma dopo pochi minuti starete già pensando a quale altra giostra sperimentare.
Voto: 2,5/5
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