lunedì 7 giugno 2021

Due vite / Emanuele Trevi

Due vite / Emanuele Trevi. Vicenza: Neri Pozza, 2021.

«Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene. E quando anche l'ultima persona che ci ha conosciuto da vicino muore, ebbene, allora davvero noi ci dissolviamo, evaporiamo, e inizia la grande e interminabile festa del Nulla, dove gli aculei della mancanza non possono più pungere nessuno.» (p. 83-84).

Tra la dozzina candidata al Premio Strega di quest'anno ero stata attirata fin da subito dal libro di Emanuele Trevi, anche perché già prima avevo sentito parlare di lui e della sua scrittura, e mi aveva incuriosita.

Ho letto soltanto dopo che il libro contiene i ritratti di due scrittori e intellettuali amici dello stesso Trevi, Pia Pera - che già in parte conoscevo avendo assistito a un reading di Maria Paiato tratto dal libro Al giardino ancora non l'ho detto - e Rocco Carbone, che invece mi era ignoto.

Ho iniziato a leggere il libro un po' titubante, ma dopo le prime pagine ne sono stata letteralmente conquistata.

Due vite è il ricordo commosso e al contempo un omaggio in scrittura che Emanuele Trevi fa a due amici, con cui ha avuto la fortuna di condividere pezzi importanti di vita e di pensiero, ma che ha avuto la sfortuna di perdere troppo presto: Rocco è morto per un incidente in motorino nel 2008 e Pia nel 2016 a causa della SLA.

Ma il libro di Trevi non è solo un ritratto di Pia e Rocco tracciato con pennellate ora leggere ora ricche di materia colorata, bensì anche una riflessione sull'essenza più profonda dell'amicizia, con tutte le mille sfumature che la caratterizzano, nonché uno svelamento del modo di essere dello stesso Trevi e del suo sguardo sulla vita e sul mondo.

La citazione in apertura è tra quelle - invero numerose - che mi hanno colpito di più: Trevi riesce a esprimere con parole luminose e risolte qualcosa di cui personalmente sono convinta, e con cui secondo me ognuno di noi - se non crede in una vita oltre la morte - è costretto prima o dopo a fare i conti.

Due vite è anche una bella occasione per immergersi nella città di Roma e riattraversarne le strade con gli occhi dell'autore e dei suoi amici nei numerosi episodi, scorribande, situazioni che li hanno visti protagonisti.

In conclusione, un libro che - pur raccontando di due persone che non ci sono più - pulsa di vita e di umanità dalla prima all'ultima pagina, non avendo mai paura di mostrare debolezze, rimpianti, sensi di colpa, ma anche l'affetto traboccante di una relazione (anzi di due relazioni) che è stata determinante nel percorso di vita di ciascuno dei protagonisti.

Voto: 4/5

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