giovedì 12 ottobre 2017

A settembre tra Ischia e Procida

Quest'anno mi regalo una settimana di ferie a settembre e insieme alla mia amica G. partiamo alla scoperta di Ischia, dove lei è già stata ma che non ha girato molto. E così i nostri programmi sono battaglieri :-)

Si parte la domenica in cui a Roma e a sud si attende la burrasca, e infatti il tempo è brutto e, quando arriviamo a Pozzuoli per l'imbarco, il mare è scuro e a noi sembra parecchio agitato, ma il nostro tassista ci dice che ha visto di molto peggio e con questo mare il traghetto non ha nessun problema. Infatti balliamo un pochettino, ma in maniera accettabile e in un'oretta siamo al porto di Ischia. Da qui col minibus al nostro albergo che sta sulla collina sopra Sant'Angelo, dove si arriva o a piedi oppure con il carrellino elettrico (che prenderemo solo la prima volta per portare su le valigie).

La nostra settimana sarà dettata sostanzialmente dalla variabilità del tempo atmosferico e dunque sceglieremo di volta in volta le attività che meglio si adattano ad esso.

Il lunedì il tempo è orrendo: cielo grigissimi e piogge forti e intermittenti per tutta la giornata. Non c'è molto da scegliere, così andiamo alle terme convenzionate con il nostro albergo e che sono relativamente vicine. Si tratta del Tropical, un parco termale che ha uno stile un po' anni Settanta e mostra qualche segnale di decadenza, come del resto molte altre cose nell'isola: qui passiamo la giornata per brevissimo tempo nelle vasche all'aperto e per il resto dentro o intorno alla vasca termale coperta. Non ci facciamo mancare un massaggio, anche perché la giornata altrimenti è davvero lunga.

Il giorno dopo la situazione è decisamente migliorata, così - noleggiato un motorino che ci farà compagnia per l'intera settimana - decidiamo di andare a Ischia a visitare il borgo e il castello Aragonese, che meritano entrambi e ci regalano bellissimi scorci sull'isola.

A pranzo facciamo una breve passeggiata e una sosta a Lacco Ameno, con il suo caratteristico fungo di lava davanti alla spiaggia.

A seguire andiamo a visitare i giardini La Mortella, creati da Susana, moglie del compositore inglese William Walton, quando i due si trasferirono a vivere a Ischia. I giardini sono un posto veramente magico, dove è possibile vedere fiori e piante rare e soprattutto camminare in una natura al contempo familiare e originale che si integra perfettamente con l'ambiente circostante, ma nello stesso tempo lo valorizza in modo inusuale. Belli anche i panorami sul golfo di Forio che si godono camminando per i vialetti dei giardini.

Tornando andiamo a vedere l'immancabile tramonto a Forio dalla chiesa di Santa Maria del Soccorso. Qui prima possiamo ammirare le prodezze di un giovane che fa acrobazie in bicicletta, poi ci godiamo ogni istante di un tramonto bellissimo che proietta le sue ombre sui muri bianchi della chiesa.

La giornata si conclude con la cena a Forio da La Tinaia, posto suggerito dai miei amici A. e P., dove mangiamo una pizza e un calzone napoletano davvero eccellenti (e io ci tornerei anche il giorno dopo visti i magnifici piatti di pesce che passano davanti ai nostri occhi).

Il terzo giorno ci dirigiamo verso le spiagge che stanno al di là di Sant'Angelo, le Fumarole e i Maronti. Qui ci colpiscono i pezzi di ceramica consunti dalle onde che sono frammisti alla sabbia della spiaggia (e che in parte portiamo a casa: io ne farò dei magneti da frigorifero!) e ci infiliamo nel canyon naturale che ci porta alle antiche terme romane di Cavascura, tutte interamente scavate nella pietra. Alla fine passeremo buona parte della nostra giornata tra bagno turco, aerosol naturale, docce termali e bagni termali nelle vasche naturali, nonché bagni di sole al solarium.

Verso il tardo pomeriggio andiamo invece alla scoperta della Baia di Sorgeto. Arriviamo in motorino fino all'inizio della lunga scalinata che scende a picco sul mare, dove tanta gente è già a mollo nelle vasche naturali dove le acque termali si mescolano con le acque del mare. Qualcuno è completamente ricoperto di argilla verdastra, e produce sul contesto un effetto decisamente bizzarro. Qualcun altro azzarda addirittura l'aperitivo in mare, con spritz e patatine poggiate su un salvagente con il fondo.

La sera ci spingiamo un po' verso la montagna per assaggiare il famoso coniglio all'ischitana alla Taverna Verde, che non ci delude.

Il giovedì è la giornata dedicata a Procida. Aliscafo da Casamicciola, noleggio motorino sull'isola e giro per l'isola in lungo e in largo.

Visitiamo il borgo antico vicino al carcere borbonico e al Palazzo d'Avalos, vediamo una bellissima mostra fotografica, guardiamo incantate dall'alto il quartiere dei pescatori, la Corricella (forse il panorama più fotografato di Procida), poi scendiamo alla Corricella dove - nonostante i numerosi ristoranti e bar - si respira ancora un'aria particolare; quindi andiamo verso l'altro lato dell'isola, dove c'è il ponte che la collega a Vivara (la riserva natura che però è chiusa), c'è il porto turistico e un altro bel quartiere di colori e di stradine.

Godiamo di altri meravigliosi panorami, vediamo la cosiddetta "spiaggia del postino", perché a Procida hanno girato il celebre film con Troisi, poi torniamo al porto dove facciamo un altro giro tra i vicoletti e infine rieccoci sull'aliscafo per tornare a Ischia.

L'ultimo giorno sull'isola lo dedichiamo al Negombo, uno dei due giardini termali più grandi e più famosi dell'isola (l'altro è il Poseidon).

Il Negombo occupa l'intera baia di San Montano, una baia verdissima che digrada verso il mare, dove sono state realizzate piscine, spazi termali, bagni turchi, percorsi termali di ogni genere, con acque termali alle più diverse temperature e nelle più diverse fogge. Ci si trascorre tranquillamente una giornata uscendo rigenerati. Tra l'altro la giornata - bellissima - aiuta a godere pienamente di tutti i servizi del parco. Quando torniamo facciamo anche la gita al faro di Punta Imperatore, da dove si gode una vista impagabile sul golfo di Cetara.

La sera chiudiamo in bellezza con una cena di pesce a casa Celestino, uno dei ristoranti di Sant'Angelo che si affacciano sul mare.

Sabato e domenica ci fermiamo a Napoli per un breve assaggio della città, che meriterebbe una visita certamente più approfondita. Siamo da due amiche in pieno centro storico, e tra una pioggerella e l'altra riusciamo a visitare il chiostro del monastero di Santa Chiara, la chiesa di San Domenico Maggiore, la chiesa del Pio Monte della Misericordia (dove c'è uno splendido dipinto di Caravaggio, Le sette opere di misericordia) e la relativa pinacoteca, visitiamo due delle nuove fermate della metropolitana, Università e Toledo, facciamo una lunghissima passeggiata sul lungomare. E poi purtroppo è già ora di tornare...

Che dire di questa vacanzina? Ischia è un'isola tutta da scoprire e anche se - forse soprattutto a settembre - è piena soprattutto di tedeschi e pensionati e quindi a tratti fa un po' effetto "villa arzilla", la si può vivere in tanti modi diversi e scoprirla nelle sue più diverse anime e sfaccettature, un'isola che ha moltissimo da offrire in termini di arte, cultura, gastronomia, divertimento, natura. Procida poi è un piccolo gioiellino. Un'isola alla mia misura con un'atmosfera struggente che non può lasciare indifferenti.

Qui un mio piccolo progetto fotografico su questi luoghi.

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