mercoledì 20 settembre 2017

Misdirection / Lucia Biagi

Misdirection / Lucia Biagi. Torino: Eris, 2017.

Ormai si è capito: i graphic novel sono il regno dei romanzi di formazione, delle storie di adolescenti, delle esperienze che permettono il passaggio alla vita adulta. E questo è un po' un limite del mezzo, perché a volte produce il rischio della ripetitività, però è anche una sua grande ricchezza perché il graphic novel rappresenta in qualche modo l'anello di congiunzione tra la letteratura per ragazzi e quella per adulti, avvicinando e mescolando due pubblici diversi.

Il lavoro di Lucia Biagi si inserisce perfettamente in questo filone. Misdirection racconta un'estate dell'adolescenza di Federica (che è in montagna con i nonni in attesa dell'arrivo dei genitori), o meglio alcuni giorni, quelli che seguono un'uscita in discoteca con l'amica più grande, Noemi, e la successiva sparizione di quest'ultima.

Federica comincia - anche facendosi aiutare da un amico - a cercare Noemi, e gestisce l'angoscia crescente per la situazione affidando i suoi pensieri al diario vocale che tiene e ai disegni che ritaglia e che monta in forma di stopmotion.

Man mano che si inoltrerà nella vita di Noemi, nelle parole degli altri emergeranno sfaccettature diverse dell'amica e Federica comprenderà che Noemi ama la libertà e per prendersela corre rischi anche elevati.

All'interno di tavole integralmente virate in verde e viola, assistiamo alla crescita di Federica dall'ingenuità del suo essere bambina alla consapevolezza della complessità del mondo e delle relazioni nelle quali siamo immersi.

L'esito di questo percorso non potrà che essere un ritorno a se stessa, perché crescere significa fondamentalmente capire e accettare che ognuno è responsabile della propria vita e libero - entro i limiti che ha l'esistenza umana - di farne quello che decide, che non possiamo salvare nessuno se non noi stessi, nella misura in cui impariamo ad ascoltare quello che sentiamo e proviamo a comprendere quello che desideriamo.

Voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia qui un tuo commento... Se non hai un account Google o non sei iscritto al blog, lascialo come Anonimo (e se vuoi metti il tuo nome)!