lunedì 24 luglio 2017

Oltre le nuvole - Il luogo promessoci

Approfittando delle rassegne estive e della presenza del nipot(on)e a Roma, recupero al cinema un anime giapponese che era stato proiettato nelle sale italiane ad aprile scorso grazie a Nexo Digital (pur trattandosi di un film del 2004).

Si tratta del film d'esordio di Makoto Shinkai che in tempi più recenti ha avuto un grande successo con il film Your name. (che pure mi piacerebbe vedere).

Non c'è dubbio sul fatto che quella di Makoto Shinkai - considerato da molti l'erede di Hayao Miyazaki - sia una mente visionaria e ciò risulta evidente già in questo primo film.

Oltre le nuvole racconta la storia di due amici, Hiroki e Takuya, che ai tempi delle scuole medie coltivano il sogno di realizzare un aereo per raggiungere l'altissima torre che si erge sull'isola di Hokkaido in un Giappone sotto il controllo statunitense, ad eccezione appunto dell'isola di Hokkaido occupata dall'Unione.

In questo periodo i due giovani conoscono la giovane Sayuri, cui promettono di portarla un giorno con il loro aereo alla torre.

Diventati più grandi, Hiroki si trasferisce a Tokyo dove conduce una vita malinconica e solitaria, mentre Takauya prosegue le ricerche di fisica e si occupa di sincronizzazione di universi paralleli, mentre Sayuri è in ospedale in una specie di narcolessia inspiegabile.

La chiave della narrazione è l'altissima torre di Hokkaido che presto si capisce essere un'arma potente capace di inghiottire e stravolgere la realtà, ed è in qualche modo collegata alla mente di Sayuri. I due amici - che nel frattempo sono andati in direzioni diverse e in parte contraddittorie - dovranno nuovamente allearsi per salvare Sayuri e nello stesso tempo per garantire la sopravvivenza del loro paese.

La trama fantascientifica di Oltre le nuvole è - come già si può capire da questa breve spiegazione - piuttosto articolata e a tratti anche non del tutto comprensibile nei suoi passaggi, ma resta certamente affascinante.

Però il vero fascino del film di Shinkai è l'animazione e la regia che lo caratterizzano: disegni, paesaggi, movimenti e soprattutto varietà e originalità delle inquadrature trascinano lo spettatore in uno spettacolo visivo di rara bellezza e intensità, che non ha niente da invidiare ai film non di animazione.

A questo punto non resta che recuperare anche i suoi altri film.

Voto: 3,5/5

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