lunedì 6 marzo 2017

Avventure di un uomo in pigiama / Paco Roca

Avventure di un uomo in pigiama / Paco Roca. Latina: Tunué, 2015.

Dopo Memorie di un uomo in pigiama torna l'alter ego di Paco Roca a raccontarci le sue avventure tragicomiche di fumettista alle prese con le piccole e grandi difficoltà della vita, e soprattutto con le gioie e i dolori di un lavoro che da un lato ti inchioda a una scrivania, dall'altro ti porta in giro per il mondo.

Come già nel precedente albo, si tratta di storie brevi che quasi sempre si esauriscono nello spazio di due pagine (tranne l'ultima in cui il protagonista si trova a fare i conti con i suoi se stessi del passato e del futuro) e che raccontano episodi divertenti, idiosincrasie del protagonista, brevi riflessioni sulla propria vita e sul mondo.

Rispetto al primo volume, queste nuove avventure - pur contenendo alcune strisce esilaranti e utilizzando sempre l'ironia (nei disegni e nei testi) come chiave di lettura di se stessi e del mondo - mi sono sembrate meno virate sulla comicità pura e più attente invece alla complessità delle cose.

Si alternano così episodi molto divertenti, come quello in cui il neopapà combina una serie di disastri con la piccolina (e che mi ha ricordato Diario del cattivo papà di Delisle), altri divertenti ed evocativi, come quello in cui il protagonista si chiede perché per chi scrive storie sia così difficile mettere la parola "fine" sotto di esse, e altre decisamente malinconiche, come quelle in cui si parla della felicità raccontandola con la metafora dell'attraversamento di una strada affollata.

Paco Roca ci mette in guardia dall'identificare semplicisticamente il protagonista di queste strisce, che resta comunque il prodotto di una mente creativa, con il suo autore; d'altra parte, è inevitabile che al termine della lettura dell'albo ci sembri di conoscere un po' Paco Roca e di esserne diventati un po' amici. Al contempo non possiamo non renderci conto che, raccontandoci le avventure di questo suo alter ego, Paco Roca è riuscito in realtà a parlarci non solo di se stesso ma anche di noi, ogni volta che ci siamo identificati con le ansie, i dubbi, le paure, le preoccupazioni, le felicità e le piccole cattiverie della vita del suo personaggio.

E questa è la migliore dimostrazione della qualità di un lavoro creativo: la capacità di inglobare l'universale anche all'interno di una piccola storia raccontata da un punto di vista particolare.

Sempre bravo Paco Roca.

Voto: 3,5/5

2 commenti:

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