martedì 7 agosto 2012

Le strade di sabbia / Paco Roca

Le strade di sabbia / Paco Roca. Cisterna di Latina: Tunuè, 2009.

Ho comprato Le strade di sabbia lo stesso giorno in cui sono andata a vedere la versione cinematografica di Rughe, che avevo letto e che è considerato il capolavoro del talento spagnolo del fumetto, Paco Roca.

Lo stile pulito di Paco Roca mi affascina molto. Le sue tavole sono nitide ed estremamente descrittive anche lì dove rappresentano l'indescrivibile. E in qualche modo questa caratteristica viene portata alla sua massima espressione in Le strade di sabbia.

In questo albo infatti Paco Roca racconta una specie di storia impossibile; il protagonista, in ritardo per un appuntamento con la sua fidanzata, decide di prendere la scorciatoia attraverso il quartiere antico della città, ma si troverà in una sorta di labirinto dal quale risulterà impossibile uscire.

In questo mondo del tutto autoreferenziale incontrerà una serie di buffi personaggi, ciascuno paralizzato dalle proprie idiosincrasie: la ragazza che non parla e trasforma tutti i suoi pensieri in lettere che consegna agli altri, il vecchietto che vuole partire ma controlla all'infinito le cose che deve portare con sé, la receptionist che battibecca sistematicamente con l'operaio che deve sistemare la caldaia (e che è più o meno segretamente innamorato di lei), il cartografo che realizza mappe 1:1, l'uomo che vive nella bara in attesa della morte, l'immortale che si circonda di propri ritratti ma non può guardarsi nello specchio.

Quello di Paco Roca è un progetto ambizioso e certamente molto accattivante. Una riflessione che vorrebbe essere molto articolata sulla vita umana e sulla relatività del tempo, piena zeppa di citazioni colte di vario genere.

Alcuni passaggi sono particolarmente intriganti, misteriosi al punto giusto per suscitare pensieri e aprire la mente verso considerazioni più ampie.

Quello di Paco Roca resta però anche un progetto incompiuto, forse proprio perché troppo ambizioso. Bisogna dare merito a Roca di non aver avuto paura di osare, e questa è la forza dei grandi. Bisogna anche dargli merito di aver voluto cambiare completamente registro rispetto al suo grande successo, per non rimanere intrappolato in quello.

Mi sa che questo ragazzo riserverà in futuro moltissime sorprese.

Voto: 3/5

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