giovedì 7 luglio 2011

FUORI TEMA: Un matrimonio alla pugliese

Lo sapete. Sono orgogliosamente pugliese.

Però, essendomi allontanata dalla Puglia dall'ormai lontano 1991, il mio sguardo nei confronti della mia terra oscilla tra il critico e il commosso, in un'altalena infinita tra il recupero delle tradizioni e il rifiuto di alcuni tratti propri della mentalità locale.

Ebbene, è proprio con questo sguardo che vi introdurrò a una vera e propria istituzione della cultura pugliese, il matrimonio. Una specie di "Guida all'uso di" che potrebbe tornarvi utile qualora doveste mai essere invitati a parteciparvi.

Andiamo per ordine. A differenza che nel resto dell'Italia, i matrimoni dalle mie parti non si celebrano quasi mai di domenica (perché la domenica è il giorno del Signore e va dedicato ai riti domenicali!), mentre è prassi fissare la data durante la settimana. Vige il concetto "né di Venere, né di Marte", ma ormai anche quello è superato perché i giorni della settimana quelli sono e bisogna pur sempre sfruttarli tutti...

Seconda differenza rilevante. Il matrimonio serale - pur cominciando a diffondersi come conseguenza delle turpi abitudini delle barbariche nuove generazioni - è un po' sacrilego rispetto alla tradizione e, comunque, non è guardato di buon occhio dal "parentame" che non ha alcun problema a impegnare un'intera giornata per il matrimonio, ma non ha intenzione di cenare tardi la sera e stare in piedi fino alle 3 di mattina.

E così, la celebrazione in chiesa (perché sposarsi in Comune è ancora più sacrilego che sposarsi di sera!) si tiene di solito verso le 11 di mattina, fatto salvo che la sposa può arrivare in un orario variabile tra le 11 e mezzogiorno.
In chiesa tutti composti, tirati a lucido, spalle coperte, commozione, sacerdote spesso amico, applauso quando i novelli sposi sono dichiarati marito e moglie.

All'uscita le porte della chiesa vengono letteralmente sbattute alle spalle degli sposi, per evitare che l'enorme quantità di riso lanciata sugli sposi invada la chiesa e si infili ovunque...


Sono le ore 13,30 circa. A questo punto tutti liberi. Gli sposi saranno impegnati per un tempo che può andare dall'una alle due ore (secondo quanto è puntiglioso il fotografo!) per il reportage fotografico. Un tempo si usavano romanticissime foto sugli scogli, con lo sfondo del mare. Ora siamo diventati tutti più radical-chic e quindi vai di centri storici, di intonaci bianchi e di chiese romaniche!

Intanto, gli invitati si spostano verso la sala ricevimenti con le macchine addobbate con le coccarde bianche per far sapere a tutti che stiamo andando a un matrimonio. Un tempo avremmo anche strombazzato per strada, ma oggi sarebbe troppo kitsch, o - come diremmo noi - da "cozzali".

Le sale ricevimenti sono un altro interessante capitolo del matrimonio alla pugliese, anche quelli oggetto di un'evoluzione nel tempo. Negli anni Settanta e Ottanta andavano le sale ricevimenti sul mare, con la terrazza per guardare l'orizzonte, perché la campagna faceva "povero". Oggi è il boom di masserie ristrutturate e agriturismi nel verde, più scenografiche e più adatte allo spirito del nostro tempo.

Sono le 15,30. Degli sposi di solito non si vede neppure l'ombra.
Per fortuna le sale si sono attrezzate con drink e tartine di intrattenimento... capaci di calmare i morsi della fame. Il suonatore di chitarra, pianoforte, flauto o quant'altro ci tiene compagnia con le sue melodie d'annata.

Ed eccoli: gli sposi! In tutto il loro splendore!
Trionfale ingresso nella sala degli antipasti. Qui gli invitati sono attesi da 4-5 tavolate a buffet, dove è possibile trovare qualunque ben di dio, nella migliore tradizione pugliese: dal pesce crudo, ai prodotti caseari (mozzarelle fatte al momento, burrate, scamorze, primo sale e pecorini), torte rustiche, affettati e specialità di norcineria, sushi, insalate di mare e di polipo, per finire con la zona della brace: dal polipo, alla salsiccia pugliese ai "torc'nidd" (una specie di involtini fatti con le interiora di agnello). C'è sicuramente di che mangiare per un esercito (e di solito gli invitati ai matrimonio sono un vero e proprio esercito, per quanto scomposto).

Vi risparmio la questione della composizione dei tavoli (di solito previsti per 8-9 persone), operazione che richiede una pianificazione attentissima da parte degli sposi e certamente li impegna un tempo esagerato. Salvo che alla fine ci sarà sempre qualcuno scontento...

Il buffet sazierebbe anche un bufalo inferocito dalla fame, ma noi - in Puglia - siamo solo all'inizio! Così, dopo uno spostamento nella sala da pranzo e ballo, e non prima della processione degli auguri agli sposi e alle famiglie, eccoci attaccare i primi, di solito due (quasi sempre rielaborazioni su piatti della tradizione), inframmezzati dal primo ballo degli sposi sulle note della canzone che si sono scelti per suggellare il loro amore.

Dopo la seconda pasta, il dj di mezza età e la cantante di pianobar partono col tormentone dei balli di gruppo. Tre quarti della sala partecipa, perché negli ultimi anni in Puglia giovani e meno giovani hanno avuto come principale attività del loro tempo libero la scuola di ballo. Comunque il tempo e lo spazio per un liscio e una Gloria Gaynor d'annata lo si troverà... Così come non potrà mancare il trenino sulle note di Disco Samba, il girotondo intorno agli sposi, gli sposi sollevati in alto perché si diano un bacio davanti a tutti (!).

Sono le 18,30. Siamo al secondo piatto (pesce o carne a seconda dei casi), seguito o accompagnato dal sorbetto... La maggior parte di noi non ha più posto nello stomaco neppure per un'oliva, però tocca preservare uno spazietto per... i dolci!!

E infatti eccoci tutti catapultati sul prato dove è allestito un altro fantasmagorico buffet, dove ci sono frutta (soprattutto esotica) e dolci di ogni forma, colore, gusto e dimensione. Non dovrebbe mancare neppure il banchetto del gelato e delle crepes espresse... :-)

Intanto si allestisce la torta nuziale. Seguono le foto di rito. Mentre le espressioni dei commensali e degli sposi si fanno sempre più provate!

Ancora musica, frizzi, lazzi. Sono arrivate le 22,30.

Il "parentame" - soddisfatto - comincia a sloggiare e così comincia la processione al tavolo della bomboniera e dei dolci. Saluti agli sposi, ritiro del pacco e dritti a letto. Ma gli amici no!!

Quelli si presuppone che stiano fino all'ultimo, a sorseggiare un rum e pera, a fumare un sigaro e a posare per le ultime foto. A questo punto anche gli sposi hanno perso l'aplomb iniziale e quasi sempre la sposa ha mollato le scarpe col tacco altissimo.

I più resistenti e temerari tra gli sposi possono addirittura concludere la serata in qualche locale insieme agli amici più stretti. Ma abbiamo ormai tutti una certa età e la tenuta si è ormai considerevolmente ridotta ;-)

Tutti a casa. A domani i commenti, le foto, le telefonate che terranno banco per qualche giorno fino a quando l'eco del matrimonio celebrato non sarà esaurito.

Tenetevi pronti, però: vi attende la visione del filmino e delle foto.
Non potete mancare!

2 commenti:

  1. Bello e allegro questo articolo, descrive al pieno la cerimonia Pugliese e come fotografo vi garantisco che lo avete descritto al meglio.
    Sergio


    www.nolimitsfoto.com

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