domenica 26 settembre 2010

Going the distance = Amore a millemiglia

Si tratta di una commedia americana costruita secondo una formula ormai piuttosto consolidata e direi tendenzialmente vincente: colonna sonora accattivante e ben assortita (la fanno da padroni le musiche dei The Boxer Rebellion, che hanno anche una parte importante nello sviluppo della sceneggiatura), ambientazioni affascinanti (questa volta ci si muove tra New York e San Francisco, tra il ponte di Brooklin e il Golden Gate, con voli di macchina mozzafiato sulle straordinarie vedute di insieme delle due città forse più belle deli Stati Uniti), dialoghi frizzanti e gag divertenti, protagonisti tendenzialmente giovani e carini (Drew Barrymore e Justin Long, insieme anche nella vita), storia d'amore tenera e a lieto fine, coprotagonisti che fanno da portentosa spalla comica (come i due coinquilini del protagonista, Dan e Box, e la sorella di lei, Corinne).

La storia è - come sempre accade in questi casi - piuttosto semplice: Erin e Garrett si incontrano a New York quando lui è stato appena mollato dalla sua precedente fidanzata e lei sta facendo uno stage presso la redazione di un giornale newyorkese. Inizia una storia bella, leggera e divertente che ben presto si trasformerà in qualcosa di più importante, tant'è che continuerà anche quando lei, al termine dello stage, farà ritorno a San Francisco. Inizieranno così telefonate notturne, contatti via computer, ricerca continua di biglietti aerei e relativi prezzi, tentativi di sesso telefonico, e tutto quello - di bello e meno bello - che una storia a distanza comporta: la mancanza, la gelosia, la bellezza degli incontri, la tristezza dei saluti, la difficoltà di confrontarsi con la quotidianità, la necessità di conciliare aspirazioni personali e prospettive di coppia. Il tutto ovviamente senza alcuna pretesa né intenzione di originalità o di profondità, bensì in un'atmosfera da commedia, in cui si ride dall'inizio alla fine.

Il lieto fine è inevitabilmente dietro l'angolo. Certo è un lieto fine tutto americano, e il concetto di distanza finisce per essere del tutto relativo.
Quindi, voi, fidanzati a distanza che vivete a un'ora di volo o sei ore di macchina l'uno dall'altra, potete d'ora in poi considerarvi fortunati, perché siete nello stesso stato e godete dello stesso fuso orario!! Volete mettere? ;-))

Insomma, se avete una sera libera in cui volete stare spensierate (eh sì, perché è un film che consiglio soprattutto al pubblico femminile, o a giovani coppie molto innamorate), farvi qualche risata, riconoscere situazioni e modelli noti, e tornare a casa senza avvertire l'impellente necessità di una riflessione profonda, andate a vedere questa commedia, nonostante l'ancora una volta orribile titolo che i produttori italiani sono riusciti a scegliere, Amore a millemiglia.

Ma se non vi va di uscire e volete rimanere in tema di commedia leggera e dalle parti di Drew Barrymore, vi consiglio di cercare in homevideo 50 volte il primo bacio, che sinceramente mi era piaciuto di più ed avevo trovato più tenero ed originale.

Voto: 3/5

Questa volta, piuttosto che il trailer, guardatevi questo video in cui sulle note della canzone dei The Boxer Rebellion If you run scorrono le immagini del film:

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