martedì 13 ottobre 2009

Cyrano de Bergerac

Sono andata a vedere al Teatro Argentina di Roma la versione di Cyrano recitata da Massimo Popolizio. Come spesso accade per generazioni ibride come la mia, la curiosità me l'aveva suscitata non tanto la conoscenza del testo teatrale originario, bensì la memoria del film con Gérard Depardieu che avevo trovato a dir poco adorabile. Inoltre, la storia di Cyrano mi piace molto, e a lungo mi sono identificata con questo personaggio per il quale l'aspetto fisico e i fantasmi interiori diventano una barriera quasi invalicabile all'espressione aperta dei propri sentimenti.

L'allestimento teatrale è interessante e devo dire che - da profana quale sono - Massimo Popolizio mi è piaciuto molto nel ruolo di Cyrano, perché è riuscito a conferire al personaggio una vena triste e ironica allo stesso tempo. La recitazione in versi, le coloriture dialettali, l'animo di perdente sono note di merito di un'interpretazione davvero di qualità, molto diversa da quella cinematografica che calcava l'accento su altri toni e sfumature. Qui Cyrano non ci indispone, bensì ci fa tenerezza; non troneggia nei duelli fisici e verbali, bensì ci arriva quasi in sordina.

Personalmente, non ho invece del tutto apprezzato la scelta dei comprimari, personaggi importanti, come l'amata Rossana (Viola Pornaro) e il giovane Cristiano (Luca Bastianello), che ho trovato sia fisicamente che teatralmente non del tutto all'altezza del personaggio centrale. Ma forse l'inevitabile destino di una storia come quella di Cyrano è proprio quello di far emergere la solitudine del suo eroe/antieroe. Del resto, altrettanto accadeva nel film, in cui - se proprio devo dire la verità - non ricordo nemmeno il volto degli altri attori, oscurati da "cotanta magnificenza"!

Voto: 3,5/5

2 commenti:

  1. Ciao Anna Ho assistito anch'io allo spettacolo Cyrano.Ho apprezzato tutti gli attori ad iniziare dai comprimari per la scelta fatta di un modus recitativo senza fronzoli e merletti , ma centrato e ironico pronti a smuovere la cascata di parole e commuovere attraverso il loro sostegno , la loro partecipazione.Istinto attoriale e raziocinio interpretativo.Uno spettacolo si fa con una compagnia intera.L'esperienza di Dario Cantarelli attore da me seguito con ammirazione, l'ironia e la profondita' di Viola Pornaro attrice generosa con un bel percorso alle spalle , Luca Bastianello tra televisione e teatro sceglie esperienze importanti.In scena funzionano davvero

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  2. Intanto grazie del tuo commento!
    Non sono un'esperta di teatro (decisamente conosco di più il linguaggio cinematografico) e quindi mi fido del tuo giudizio... E del resto non posso che concordare sul fatto che uno spettacolo si fa con una compagnia intera!!!

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